Giovani artigiani ispirati dagli algoritmi: così Ynap rivoluziona l’industria della moda

DUMFRIES HOUSE (SCOZIA) – È uno scrigno delle creazioni di Thomas Chippendale, l’ebanista più celebre e amato del Regno Unito, e una delle prime dimore del Paese ad aver ricevuto l’elettricità: la settecentesca Dumfries House, dimora aristocratica nella campagna dell’Ayrshire scozzese, è un emblema perfetto del progetto che ha visto nascere, la collezione The Modern Artisan.

Sotto i maestosi pini e fra i ruscelli della proprietà si trovano i centri di formazione della The Prince’s Foundation, programma lanciato da re Carlo III, appassionato di sostenibilità, per preservare l’artigianalità in vari settori, dall’edilizia alla moda, e che appassiona i suoi collaboratori, che indossano con orgoglio appuntata al petto la spilletta-distintivo con l’iniziale regale.

The Modern Artisan è una capsule collection lanciata in una prima edizione nel 2020, frutto della collaborazione fra la fondazione e Ynap, il gruppo nato dalla fusione fra Net-a-porter e Yoox, fondata da Federico Marchetti che oggi segue la Fashion Task Force voluta dal re stesso nell’ambito della sua Sustainable Markets Initiative. Una collezione che ha preso forma proprio negli spazi del Textile Center di Dumfries House. Nelle sale della dimora è stata poi anche presentata, sotto arazzi fiamminghi del Cinquecento, anche la seconda collezione, composta da 13 capi femminili pensati e realizzati da un team di otto studenti – quattro del Politecnico di Milano e quattro di vari istituti britannici – che hanno partecipato al programma di formazione della The Prince’s Foundation per 10 mesi, di cui sei passati nel Textile Center scozzese.

Una collezione che vuole provare a riscrivere in senso sostenibile il processo di produzione della moda. I suoi capi sono infatti pensati secondo i canoni del circular design, con tecniche e materiali sostenibili (cashmere e seta sono forniti da Maeba International, grossista di eccedenze tessili con sede nel trevigiano), ma anche con la guida dei big data di Ynap, capaci di orientare la creatività per proporre capi da indossare stagione dopo stagione ed evitare gli insostenibili invenduti.

«The Modern Artisan è un modello non solo per i futuri progetti di Ynap, ma per tutta l’industria – spiega Alison Loehnis, ceo ad interim di Ynap -: dimostra, infatti, come innovazione e artigianalità possano incontrarsi per dar vita a una produzione più sostenibile. L’eliminazione degli sprechi in fase di design e produzione, il calcolo delle emissioni di ogni componente e fase vitale della collezione si incontra con tecnologie all’avanguardia come la nostra Digital Id, un codice Qr applicato all’etichetta di ogni capo che fornisce al cliente tutte le informazioni su di esso, dai materiali ai consigli per indossarlo e le istruzioni per prendersene cura. Questa edizione di The Modern Artisan è la nostra prima collezione carbon neutral e la prima a essere totalmente allineata alla nostra strategia di sostenibilità Infinity, con cui vogliamo rendere anche ogni nostro prodotto circolare entro il 2030», prosegue la ceo.

Fonte: Il Sole 24 Ore