Guerra delle fiere: Mch Group espugna Fiac a Parigi e torna a Singapore

MCH Group, proprietario del marchio Art Basel, torna ad investire nel segmento fiere. Un segnale che la pandemia non fa più paura? Nessuno può dirlo oggi ma c’è chi ci crede e con una mossa a sorpresa Art Basel sbarca a Parigi e il prossimo ottobre occuperà il Grand Palais a spese della storica Fiac che se vorrà riaprire le sue porte dopo 47 anni sarà costretta a cercarsi una nuova sede.
Il famoso marchio svizzero ha partecipato e vinto un bando lanciato da Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais per trovare un nuovo operatore per organizzare una fiera d’arte contemporanea in ottobre e un evento fotografico in novembre, in seguito assegnato al anglo-olandese RX (ex Reed Expositions) che gestisce Fiac e Paris Photo, al Grand Palais Éphémère (sugli Champs-de-Mars nel 2022 e 2023) e dal 2024 al Grand Palais des Champs-Élysées, per i prossimi sette anni ad un costo totale comprensivo delle royalties e spese tecniche pari a circa 20 milioni di euro, secondo il bando di gara.

Guerra aperta

Non ci sta RX FRANCE che dichiara attraverso il presidente Michel Filzi: «La procedura avviata dall’RMN-Grand Palais non è solo una prima volta con un impatto sull’intero ecosistema legato all’arte contemporanea francese, ma mette in discussione anche la programmazione degli eventi al Grand Palais. Se si conferma che gli eventi più consolidati sono così in balia di decisioni tanto brutali e unilaterali quanto imprevedibili da parte dei gestori degli edifici che potrebbero ospitarli in Francia, è tutto il nostro settore ad essere colpito, a maggior vantaggio dei nostri concorrenti europei. Ci riserviamo il diritto di impugnare in giudizio la decisione riguardante la Fiac a beneficio del suo concorrente» conclude Filzi.

Il progetto parigino a marchio ArtBasel

Il nome della nuova fiera a marchio ArtBasel non è stato specificato, ma la nuova entità francese del gruppo svizzero sarà amministrata da un team con sede a Parigi e avrà identità e marchio specifici sviluppati ad hoc per l’evento parigino. Non sfugge del resto a chi negli anni ha frequentato le fiere, che sul sito web di ArtBasel ci accoglie ora una grande foto del bellissimo interno del Grand Palais di Parigi. Insomma una dimostrazione della potenza del marchio Art Basel? Lo capiremo nei prossimi mesi. Al momento questa mossa solleva alcuni quesiti, in primis: la nuova edizione parigina diventerà un satellite della fiera di Basilea? O sarà effettivamente un marchio specifico con gallerie diverse? Al momento non è stato rivelato nulla del format. Altra domanda che sorge spontanea: c’è effettivamente spazio per una nuova fiera in Europa realizzata da ArtBasel a soli tre mesi dall’evento nella città svizzera, momento fieristico clou nel Vecchio Continente. Il calendario delle fiere è diventa fluido e si è spostato nei mesi “caldi”, free Covid, lo stesso Tefaf a Maastricht ha rinviato il suo appuntamento in giugno, dal 25 al 30. Non si rischia un eccesso di offerta? Considerato che a causa del Covid collezionisti e operatori americani e asiatici restano ancora lontani dall’Europa.

Art SG Singapore

Dal Vecchio Continente al Sud Est asiatico MCH Group decide di rilevare il 15% in Art SG (Singapore), la fiera d’arte del sud-est asiatico dopo aver rinunciato ad effettuare l’investimento nel 2018. Nessuna disclosure sull’entità dell’investimento. Si tratta di una quota di minoranza, MCH non assumerà ruoli e responsabilità operative, ma sarà coinvolto fornendo un supporto attraverso l’offerta della sua rete e dei suoi contatti. Il lancio di ART SG, il cui partner principale è UBS, era inizialmente previsto nel 2019, ma è stato posticipato e sarà lanciata il 12-15 gennaio 2023 al Marina Bay Sands Expo and Convention Centre. Investire in una fiera nell’attuale situazione è sicuramente una scommessa, ma investire in un evento che non si è mai ancora visto aumenta notevolmente il rischio, ma Art SG è ottimista sul fatto che la situazione pandemica permetterà un allestimento sicuro e di successo nel 2023.
Art SG ha già l’impegno di 85 gallerie internazionali che hanno firmato per il prossimo anno, tra cui Victoria Miro, White Cube, Gagosian, Xavier Hufkens, Pace e Sadie Coles, e i fondatori si aspettano “oltre 100 espositori”. Elemento a favore dell’investimento è la posizione di Singapore: destinazione culturale dinamica e centro leader mondiale per la gestione di patrimoni privati che hanno continuato a prosperare negli ultimi anni. Nel 2016 Mch Group aveva avviato un programma strategico per ampliare il portafoglio delle fiere d’arte regionali, ma aveva dovuto fare un passo indietro e abbandonare i progetti per fare cassa e ridurre i costi per contenere il deficit a livello di risultato finale causato dalla crisi di Baselworld Watch and Jewellery Show, la fiera dell’industria internazionale dell’orologeria e della gioielleria. Pertanto le azioni strategiche nei due anni successivi hanno portato allo smobilizzo della partecipazione di maggioranza (60,3%) in India Art Fair acquisita nel settembre 2016, della quota di minoranza in Art Düsseldorf (25,1%), rilevata nel febbraio 2017 e allo sopt all’acquisizione della partecipazione in Art SG. La quota, all’epoca, fu rilevata da Magnus Renfrew che insieme a Tim Etchells, Sandy Augus hanno organizzato diverse fiere d’arte nell’area, tra cui ART HK (ora marchio Art Basel Hong Kong e nel perimetro di Mch Group) e più recentemente, il trio ha lanciato Taipei Dangdai, che ha tenuto la prima edizione a gennaio 2019.“Nel frattempo, molte cose sono cambiate a MCH”, dice il responsabile della comunicazione dell’azienda, Christian Jecker, “rafforzare la posizione di Art Basel a Hong Kong e contribuire alla forza a lungo termine delle scene artistiche in Asia sono alcuni dei pilastri strategici. La partecipazione ad ART SG è un’opportunità unica, specificamente orientata a rafforzare il mercato dell’arte e la presenza del gruppo MCH nella regione asiatica.

”Dallo scorso anno, nonostante la pandemia che sta sconvolgendo gli eventi artistici di tutti i tipi, Art Basel aveva annunciato che avrebbe rafforzato la sua presenza in Asia, oltre Hong Kong. Qui il mercato dell’arte è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni e le recenti aste e fiere hanno dimostrato che la pandemia non ha rallentato il trend in atto. Ora la fiera sta prestando “supporto” a due eventi in stile Gallery Week-End: Art Week Tokyo in Giappone, lanciato lo scorso novembre, e S.E.A. Focus, sempre a Singapore, che si svolgerà in concomitanza con ART SG.
In una dichiarazione, Adeline Ooi, direttore di Art Basel per l’Asia, ha detto: “Con la nostra partecipazione ad ART SG possiamo dare un ulteriore contributo per incoraggiare la creazione, l’esperienza e la comprensione dell’arte contemporanea in Asia, oltre Art Basel a Hong Kong, come facciamo in modo diverso attraverso il nostro sostegno a S.E.A. Focus a Singapore e Art Week Tokyo.”

Fonte: Il Sole 24 Ore