Il 2024 inizia molto bene con un boom di arrivi dall’estero mentre l’enoturismo si prepara al record

Un inizio d’anno che se confermato nei prossimi mesi farà del 2024 l’anno migliore di sempre per l’industria turistica italiana. Infatti secondo i dati Istat nel bimestre gennaio-febbraio sono stati registrati 38,2 milioni di presenze turistiche di cui 18,8 milioni erano straniere. Nello stesso bimestre del 2019, anno record grazie proprio ai massicci arrivi dall’estero, le presenze erano state 35,6 milioni. Una crescita legata all’incoming che vede nel periodo un aumento di ben 2 milioni (+11,7%) di presenze mentre quelle italiane crescono di 700mila unità, con un discreto +3,5%.

«Queste prime evidenze rendono largamente possibile il superamento nel 2024, del record di presenze sul 2019 – commenta Luciano Sbraga, direttore del Centro studi di FIpe – Confcommercio -. Quell’obiettivo è sfuggito per un soffio, a causa di un pessimo luglio, nel 2023. Il turismo fornisce, dunque, un primo contributo importante al processo di costruzione della crescita che dovrebbe portare il Pil attorno al +1% nell’anno in corso». Un elemento importante è legato al dato del turismo nazionale che vede un incremento dei viaggiatori.

In quota stagione allungata

Nei prossimi mesi si faranno i conti di una stagione invernale allungata: a Madonna di Campiglio e sul Passo del Tonale gli impianti chiuderanno domenica mentre sul ghiacciaio del Presena il 5 maggio mentre sulle Dolomiti, a Cortina d’Ampezzo, le sulle piste del Faloria e del Col Gallina, resteranno tutte aperte fino a mercoledì 1° maggio. La perla delle Dolomiti guarda con ottimismo all’arrivo dell’estate e tra giugno e settembre 2024, la media delle prenotazioni attualmente supera il 50%, in aumento di oltre 10 punti percentuali rispetto alla stessa data nel 2023 fanno sapere dall’Associazione degli Albergatori Ampezzana. Giugno, al momento, è il mese più richiesto (62% di occupazione acquisita), grazie soprattutto alla felice concomitanza con alcuni tra gli eventi sportivi più attesi del periodo: la Cortina-Dobbiaco Run che si terrà il prossimo 2 giugno e che ad oggi è al 64% di occupazione, la Dolomiti Extreme Trail (dal 7 al 9 giugno 2024) per la quale il tasso di occupazione ha già raggiunto il 75%, e la Lavaredo Ultratrail, in programma dal 26 al 30 giugno con un’occupazione acquisita che attualmente tocca quota 81%. Dal raffronto con il 2023, rilevante è il sensibile incremento delle prenotazioni entrate proprio sull’estate (+24,1%). Segno che le Dolomiti con la bella stagione attirano e anche tanto: luglio viaggia intorno al 57% di occupazione acquisita, agosto ha già raggiunto il 45% (49% se si considera solo il lungo weekend di Ferragosto), mentre settembre, al 49%, mette a segno la crescita maggiore (+12%). Un dato che fa ulteriormente riflettere, soprattutto se si pensa che mancano ancora diversi mesi.

Fenomeno enoturismo

Un altro filone in netta ascesa è quello dell’enoturismo. Quest’anno le cantine si preparano ad accogliere 12 milioni di turisti con un aumento di un quinto e sono previsti almeno 18 milioni di pernottamenti. È quanto emerge da una indagine congiunta di Cna Turismo e Commercio e di Cna Agroalimentare diffusa alla vigilia del Vinitaly, il salone dei vini e dei distillati che si terrà a Verona da domenica 14 a mercoledì 17 aprile. La stragrande maggioranza degli enoturisti sarà italiana per circa i due terzi. Gli stranieri prevedono quote di statunitensi seguiti da tedeschi, britannici, svizzeri, olandesi, austriaci. In crescita anche gli appassionati che giungeranno da Asia, Oceania e America del Sud. Una platea di visitatori di fascia medio alta che acquista, ordina bottiglie e altre specialità del territorio made in Italy. Nel periodo della vendemmia c’è chi si dedica ad attività esperienziali, quelle insomma con cui ’ci si sporca’ le mani impegnandosi in mansioni agricole o artigianali.

Fonte: Il Sole 24 Ore