Il «casus belli» che avvicina Enrico Mentana all’uscita da La7

Già l’arrivo di Amadeus sul canale Nove ha finito per stuzzicare pensieri e dietrologie. Tanto più che il contratto di Enrico Mentana con La7 scadrà a dicembre. Non che il giornalista e l’emittente che fa capo a Urbano Cairo non stiano lavorando al rinnovo, anzi. Ma l’accostamento con l’arrembante Warner Bros Discovery è risultato da subito suggestivo. A questo punto ci mancava solo il casus belli dello scontro con Lilli Gruber che ha tacciato il direttore del Tg La7 di «incontinenza» per averle passato la linea in ritardo di un quarto d’ora. Mentana non se l’è tenuta. Con tanto di chiosa minacciosa (difficile non etichettarla così) durante l’edizione serale del Tg chiarendo la propria aspettativa di vedere un segnale da parte dell’azienda: «Domani vedremo se c’è stata qualcosa, sennò trarrò le conclusioni».

Mentana: «Mutismo dell’azienda»

Enrico Mentana lo dice urbi et orbi, davanti alle telecamere. «Chi ci ha seguito, Lilli Gruber, perché non mi piace di far finta di non sapere nomi e cognomi, ha avuto parole molto sgradevoli e offensive nei confronti del sottoscritto. Io mi siedo qui da 14 anni per fare questo tg, non ho mai offeso volontariamente nessuno e tantomeno i colleghi che lavorano su questa rete. Gradirei reciprocità a questo riguardo e gradirei da parte dell’azienda per cui lavoro che non ci fosse il mutismo che accompagna questa vicenda da 24 ore. Domani sera vedremo se c’è stato qualcosa, altrimenti trarrò conclusioni e dirette conseguenze».

Lo sfogo su Facebook

Non ha replicato Lilli Gruber durante la sua puntata di Otto e Mezzo. Ma è evidente come la temperatura all’interno della Tv della Cairo Communications sia salita ben oltre il livello di guardia. Cosa evidente, del resto, già durante la giornata di ieri quando Mentana consegna a Facebook la sua stoccata alla giornalista, esibendo un grafico con una curva (all’insù) degli ascolti del suo tg. «Dall’uno al nove per cento in mezz’ora – aveva scritto -. Questa è la curva degli ascolti, del tutto simile a quelle dei giorni precedenti, del Tgla7 di ieri sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel Tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio grevemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente». Quindi il riferimento ai dirigenti della rete: «Un giudizio da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze – aveva proseguito -. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi».

J’accuse in diretta Tv

Poi a ore di distanza Mentana rincara la dose, in diretta: «Ieri sera siamo andati un po’ lunghi con il telegiornale, era una giornata cruciale, importantissima: la prospettiva di pace in Medioriente, la tragedia di Casteldaccia, vicino a Palermo. In più, come ogni lunedì, c’erano i nostri sondaggi e l’appuntamento con il Data Room di Milena Gabanelli. Come ogni lunedì, siamo andati un po’ lunghi, me ne scuso con i telespettatori. Un po’ lunghi, come era prestabilito e concordato con chi dirige questa rete».

Urbano Cairo riuscirà con i manager del suo gruppo a far rientrare l’emergenza? L’atmosfera è dello scontro cui Mentana non si sottrae affatto, come chi non ha nulla da perdere. il che non vuol dire automaticamente andare altrove. Ma Warner Bros discovery ha in pancia Cnn. Indiscrezioni delle settimane precedenti hanno segnalato la volontà del gruppo guidato in Italia da Alessandro Araimo di potenziare. Mentana e floris sono i due nomi circolati. Il direttore del Tg La7 ha però smentito qualsiasi interlocuzione con Warner Bros Discovery. Ora occhi puntati sul casus belli. E su come evolverà.

Fonte: Il Sole 24 Ore