Il metaverso entra in azienda ridefinendo tutti aspetti del business

«Vediamo il metaverso come un continuum che attraversa lo spettro tra mondi estesi digitalmente, realtà e modelli, applicati a tutti gli aspetti del business e attraverso le intere organizzazioni – spiega Mauro Macchi, ad di Accenture Italia -. Questa evoluzione ridefinirà le modalità di interazione con il cliente, il modo di lavorare, di costruire e distribuire prodotti e servizi. L’evoluzione del metaverso spingerà ulteriormente il fenomeno di ibridazione delle competenze e dei mestieri».

È per questo che le aziende, in questo momento, non possono prescindere dallo sperimentare, dal comprendere l’evoluzione, provando a esserci e a trovare le nuove forme di comportamento. Andando oltre i dubbi legittimi sulla possibilità che questo mondo diventi quello dominante e che si popoli davvero di persone e di servizi.

In questo ambito Accenture individua quattro tendenze chiave che le aziende sono chiamate a gestire.

In primo luogo il “WebMe” che porta il Me al centro del metaverso: un ambiente 3D persistente in cui muoversi da un “luogo” all’altro sarà semplice come camminare da una stanza all’altra, all’insegna dell’interoperabilità e della portabilità dei dati.

In secondo luogo un “Programmable World”, con gli ambienti digitale sempre più integrati nel mondo fisico, attraverso tecnologie che, parallelamente all’evoluzione dell’engagement degli utenti con questi mondi, ridefiniranno anche tutto ciò che è costruito al loro interno, le modalità di percezione e interazione delle persone, nonché il controllo che hanno su di essi.

Fonte: Il Sole 24 Ore