In Corea del Sud il pollo fritto è diventato un caso nazionale

In Corea del Sud il pollo fritto è diventato un caso nazionale

È una guerra a colpi di alette e cosce croccanti quella che si sta combattendo in Corea del Sud. Le tre principali catene di supermercati del Paese – Emart, Homeplus e Lotte Mart – hanno innescato una sfida senza precedenti, proponendo pollo fritto a prezzi così bassi da far impallidire qualsiasi promozione vista negli ultimi decenni. Secchi (bucket) di pollo venduti a meno di 5.000 won (circa 3,12 euro) hanno scatenato un’epidemia di code chilometriche già dalle prime ore del mattino, trasformando i punti vendita in campi di battaglia del risparmio.

Un’offerta shock che smuove un Paese in difficoltà

Lotte Mart, marchio di punta del gruppo Lotte, ha dato il via alla contesa il 26 giugno scorso con una settimana di sconti: un secchio di pollo a 5.000 won, prezzo ribassato dai tradizionali 12.500 won. Risultato: 100mila pezzi venduti in pochi giorni nei 110 negozi della catena. È allora sceso in campo Emart, leader della grande distribuzione con oltre 150 filiali, che ha risposto con un’offerta ancora più aggressiva: 3.480 won (2,17 euro) per un pollo intero, per tre giorni. Poco dopo, Homeplus ha lanciato il suo evento di quattro giorni a 3.990 won (2,49 euro), completando un’inedita “trilogia del pollo” tra le tre catene.

I coreani sono impazziti. Code interminabili, con file che iniziavano prima dell’apertura dei negozi. La quantità limitata – 50-150 polli al giorno per punto vendita e un solo secchio per cliente – ha reso la corsa ancora più frenetica e alimentato la febbre del pollo scontato.

Il pollo fritto come termometro della crisi

Il pollo fritto non è un semplice alimento in Corea: è un’icona culturale, protagonista delle serate con amici, dei raduni familiari e persino dei drama televisivi di successo (in “My Love from the Star”, l’eroina Cheon Song-yi dichiara il suo amore per il famoso chimaek, chicken + maekju, pollo + birra, in una scena diventata cult). Ma dal 2016, quando Genesis BBQ, il primo grande franchising locale, ha superato per la prima volta i 20mila won per un pollo intero, il prezzo non ha fatto altro che crescere, spinto da un aumento costante dei costi delle materie prime, dei salari e delle spese di consegna legate alle app di food delivery. Oggi un pollo di Genesis BBQ, BHC o Kyochon costa almeno 23mila won (circa 14,34 euro). Il comfort food nazionale si è così trasformato in un piccolo lusso.

Fonte: Il Sole 24 Ore