Intelligenza artificiale, Meta intensifica gli sforzi puntando sui chip

Il rally delle azioni dei semiconduttori quasi da solo sta riportando l’indice giapponese Nikkei sulla buona strada per il secondo rialzo settimanale consecutivo. Il rimbalzo dell’1,4% è superato solo dal balzo di oltre il 2% di Taiwan, sede del colosso dei chip TSMC, che ha catalizzato la frenesia degli acquisti con la sua proiezione di una crescita dei ricavi di oltre il 20% quest’anno.

I chip sono fondamentali per ogni sviluppo tecnologico, tra cui quello centrale riguardante l’intelligenza artificiale generativa. Anche il Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, ha dichiarato giovedì che la società sta raddoppiando gli sforzi per integrare questa tecnologia nei prodotti.

Meta ha moltiplicato i suoi sforzi attorno all’intelligenza artificiale generativa lo scorso anno, ma con scarsa attenzione all’integrazione di essa nei suoi principali prodotti di social media e hardware. L’anno scorso la società ha convocato un team “GenAI” per guidare uno sforzo per cambiare la situazione dopo il successo straordinario del chatbot ChatGPT di OpenAI alla fine del 2022.

Da allora, Meta ha lanciato una versione commerciale del suo modello linguistico di grandi dimensioni Llama, strumenti pubblicitari in grado di generare sfondi di immagini da istruzioni di testo e un chatbot “Meta AI” a cui è possibile accedere direttamente tramite i suoi occhiali intelligenti Ray-Ban.

Nei suoi post di giovedì, Zuckerberg ha affermato che la società sta attualmente addestrando una terza versione del modello Llama. Ha anche ricollegato gli investimenti nell’intelligenza artificiale al perno della visione del metaverso che lo ha ispirato a cambiare il nome dell’azienda in Meta nel 2021, dicendo che le persone «avrebbero bisogno di nuovi dispositivi» come gli occhiali per interagire con l’intelligenza artificiale.

Fonte: Il Sole 24 Ore