La Milano Laghi diventa la prima autostrada a cinque corsie, ma solo per 4,4 chilometri

È stata la prima autostrada a essere inaugurata in Italia, nel 1924. Ora diventa la prima in Italia con cinque corsie: è l’autostrada Milano Laghi (classificata come A8). Avanza così il piano da oltre 1,5 miliardi di euro lanciato da Autostrade per l’Italia (Aspi) per potenziare la rete autostradale lombarda e in particolare il nodo metropolitano milanese. Dopo che lo scorso luglio era stata aperta al traffico la quarta corsia dinamica del tratto urbano della A4 Torino-Trieste tra Cormano e Viale Certosa, a Nord di Milano, è stato il turno della 5° corsia della A8 Milano Laghi nel tratto di circa 4,4 chilometri che unisce la barriera di Milano Nord alla diramazione con l’autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso. Al taglio del nostro erano presenti, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, la presidente di Autostrade per l’Italia, Elisabetta Oliveri e l’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi.

Il collegamento tra il casello di Milano Nord e Lainate è tra i più congestionati d’Europa: su questa striscia d’asfalto transitano in media 170mila veicoli al giorno con punte, nelle occasioni di maggiore traffico, di 200mila veicoli. L’incidenza dei mezzi pesanti sul totale dei veicoli in transito è di circa il 15 per cento. Del resto, sul tratto da Lainate alla barriera di Milano confluiscono due distinti tronchi autostradali: la A8 (Legnano-Busto Arsizio-Gallarate-Varese) e la A9 (Como-Chiasso). L’investimento sostenuto da Aspi per la 5° corsia è pari a circa 200 milioni di euro. La corsia aggiuntiva migliora i tempi di percorrenza dell’infastruttura, con un risparmio pari a 1 milione di ore l’anno. A circa un secolo dalla sua prima inaugurazione, la Milano Laghi diventa così la prima, nonché unica, autostrada a 5 corsie in Italia. La A8 è un’arteria strategica, che attraversa territori a elevatissima concentrazione industriale.

L’intero progetto di potenziamento si caratterizza per un approccio altamente sostenibile. Particolare attenzione è stata posta da Aspi al riutilizzo dei materiali di scavo (circa l’88% reimpiegato nelle attività di costruzione) e alla tutela delle acque (100% del sistema di drenaggio chiuso e controllato). È prevista inoltre, sottoforma di compensazione verde, la piantumazione pari a 10 ettari di specie arboree autoctone in prossimità dell’abitato che contribuirà a migliorare la qualità dell’aria, con una riduzione delle emissioni di polveri sottili fino al 40 per cento. Dice Tomasi: «Ancora una volta nel raggiungimento di questo obiettivo è stato fondamentale l’assetto sinergico del nostro Gruppo che ha visto schierate le diverse società controllate».

A supportare la realizzazione delle nuove opere in Lombardia, Autostrade per l’Italia conta infatti sull’intera compagine delle società del Gruppo: Tecne (società di ingegneria con oltre mille dipendenti), Amplia (tra le prime società di costruzioni a livello nazionale per attività dirette), Movyon (tra le prime società a livello europeo in ambito Intelligent Transport System), Elgea (produzione energia da fotovoltaico sulla rete) e Free to X (mobilità sostenibile e miglioramento servizi all’utenza). Tra gli interventi più attesi, dopo le opere lungo le autostrade A4 e A8, c’è la realizzazione della quarta corsia, in entrambe le direzioni, lungo la A1 (Autostrada del Sole) tra la barriera di Milano Sud-Melegano e l’uscita di Lodi: 17 chilometti per un investimento di circa 390 milioni di euro. Ulteriori interventi strategici riguardano i lavori agli svincoli di Dalmine e di Sesto San Giovanni (A4) e gli interventi di ammodernamento lungo la rete che coinvolgono gallerie, barriere di sicurezza, barriere fonoassorbenti, ponti e viadotti.

Fonte: Il Sole 24 Ore