La “Primavera” di David Hockney

L’arte può essere anche una sfida alla pandemia. Costretto al lockdown lo scorso anno David Hockney, uno dei grandi dell’arte britannica dell’ultimo secolo, ha reagito creando ben 116 nuove opere, che ora sono in mostra alla Royal Academy di Londra.

Confinato nella sua casa di campagna in Normandia, Hockney ha dipinto quello che poteva vedere: i fiori, gli alberi, i campi e i boschi nei dintorni. Ispirato da Monet nel suo giardino di Giverny, poco lontano dalla sua tenuta, l’artista inglese come il francese ha rivisitato lo stesso albero o lo stesso panorama a orari diversi del giorno, in condizioni di luce diversa per esplorare le differenze. Si tratta di “una gioiosa celebrazione delle stagioni”, ha detto l’artista, in particolare la primavera, dai suoi inizi quasi timorosi dopo i rigori dell’inverno al pieno trionfo della fioritura fino allo sbocciare dell’estate.

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“Nessuna pandemia può cancellare la primavera”, secondo Hockney.

La natura

E’ anche una celebrazione della natura e delle sue bellezze che si rinnovano costantemente, superando ogni problema umano come il coronavirus. Gli esseri umani sono assenti dalle opere in mostra alla Royal Academy: i protagonisti sono i fiori di ciliegio, un pero antico e nodoso, uno stagno sotto la pioggia, un prato verdeggiante di erba nuova e tenera.

83 anni

All’età di 83 anni l’artista inglese continua a sperimentare e a utilizzare nuove tecnologie con l’energia e l’entusiasmo di un ragazzo. Aveva iniziato con il suo iPhone nel 2007, poi era passato all’iPad e Stylus nel 2010, che aveva usato per rivisitare il paesaggio dello Yorkshire, sua terra natale, per la sua ultima mostra alla Royal Academy nel 2012. Da allora Hockney utilizza quasi esclusivamente la app Brushes sul suo iPad. Per questa nuova mostra dedicata alla Normandia, ha stampato le opere su carta di grandi dimensioni. La tecnologia viene utilizzata in modi diversi. C’è anche un quadro che è uno schermo che mostra la pioggia incessante su un panorama verde, con un effetto ipnotico. E un’opera che, come un cartone animato, mostra un albero di ciliegio che si trasforma davanti ai nostri occhi, con più foglie e poi con splendidi fiori rosa sullo sfondo di un cielo cangiante.

Fonte: Il Sole 24 Ore