La Toscana firma l’accordo per la coesione che sblocca le risorse del fondo Fsc

Alla Toscana «destiniamo complessivamente risorse del fondo di Sviluppo e coesione per oltre 683 milioni, di cui 110 erano già stati assegnati come anticipo nel 2021. Se a queste risorse Fsc, che includono anche 102 milioni necessari a cofinanziare i programmi europei, aggiungiamo i 381 milioni che sono già stati resi disponibili da altre fonti finanziarie arriviamo a circa 1 miliardo di euro, e con questi fondi vengono finanziati complessivamente 176 progetti». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che a Firenze ha firmato il Patto di coesione e sviluppo con il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani.

Modello «Toscana diffusa»

Illustrando a grandi linee i tanti interventi già realizzati e quelli in arrivo, Giani ha spiegato che «la logica è quella della Toscana diffusa, quella dei piccoli centri. Il Fondo è articolato per dare opere di sostanza in tutti i territori, ben al di fuori delle grandi città. Ci sono numerosissime opere di investimento per la difesa del suolo». Il presidente della Toscana parlava davanti alla platea della sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, affollata di autorità, esponenti politici, amministratori pubblici. In prima fila con la premier c’era il ministro Raffaele Fitto con il quale, ha ricordato Giani, sono stati mesi di grande collaborazione.

Alluvione: primi ristori in arrivo

La logica degli interventi sul territorio, di prevenzione e tutela, si sposa con «l’accorato appello» per avere risorse destinate al ristoro per i danni prodotti dall’alluvione del 2 e 3 novembre scorsi, che ha prodotto 2,7 miliardi di danni: «Per dare risposte in termini concreti ai bisogni dei cittadini. Questa – ha ribadito a più riprese il presidente – rimane la nostra priorità». Da ieri infatti stanno arrivando i bonifici dalla Regione, «25 milioni divisi tra poco più di 10 mila famiglie», ha ricordato Giani. Nell’occasione, la premier ha annunciato che è stata «definita la copertura di 66 milioni di euro necessari alle famiglie e imprese colpite».

L’anticipazione dei fondi Fsc con la delibera Cipess 79/2021 aveva assegnato alla Toscana 110,9 milioni destinati in misura prevalente a interventi di edilizia scolastica e di difesa del suolo. Oltre a questi, ricordati anche dalla premier, nel 2023 il Cipess aveva assegnato altri 41 milioni per l’intervento di messa in sicurezza operativa e bonifica della falda e del suolo dell’area di Piombino.

I progetti finanziati dal fondo per la coesione

Le risorse assegnate con la sigla dell’accordo di oggi sono dunque pari a 531 milioni di euro e sono destinate a investimenti in opere pubbliche. Soggetti attuatori saranno prevalentemente gli enti locali della Toscana oltre alla stessa Regione ed enti e agenzie regionali. Una parte di questi fondi Fsc, per circa 102 milioni, sarà destinata a cofinanziare i programmi comunitari, in particolare Fesr 21/27, liberando corrispondenti fondi da dedicare alla sanità, «anche con l’obiettivo – ha precisato Giani – di ridimensionare l’aumento dell’Irpef». L’altro intervento “pesante”, di oltre 100 milioni, è sui trasporti. Si completano i tre assi della tranvia sull’area metropolitana. L’intervento su Sesto Fiorentino ha un valore strategico: a Castello, l’intersezione con la tratta ferroviaria Lucca, Pistoia, Prato, permette l’accesso diretto al centro direzionale di Novoli senza bisogno di passare da Santa Maria Novella. Altro intervento di grande rilevanza è quello del Cipressino, ovvero 65 milioni che consentiranno da Paganico, sulla superstrada Siena-Grosseto, di collegare l’Amiata e quindi rendere più vicine a tutta la Toscana le aree interne del monte. Ci sono poi i tre interventi nella Valdinievole, per più di 30 milioni, nella Piana – a Campi Signa e Lastra a Signa – e la tangenziale di Cortona. L’elenco completo dei progetti è allegato all’accordo che sarà disponibile online.

Fonte: Il Sole 24 Ore