L’amore religioso di Bergognone in una mostra a Lodi

Un capolavoro di Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone, è al centro di una piccola ma importante mostra “Religioso Amore. Bergognone a Lodi”. Il “Cristo di Pietà con angeli e un monaco inginocchiato”, esposto alla Fondazione Maria Cosway, conduce alla visita al Tempio civico dell’Incoronata, nella cui Cappella, sono ancora custodite quattro tavole di Bergognone. “Cristo di Pietà” rivela la formazione giovanile del pittore prima della sua attività nella Certosa di Pavia. E’ una tavola «piccolissima, si, di dimensioni, ma enorme, per pulsazioni d’affetto e religioso amore» scriveva Giovanni Testori. Il progetto diffuso è curato da Antonio Cottino e Monja Faraoni, promossa dal Comune di Lodi, dalla Fondazione Maria Cosway e dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, aperta fino al 14 aprile, ingresso libero. A 500 anni dalla sua scomparsa Lodi rende omaggio a Bergognone (1450 -1523) che lavorò in quel territorio e che, con Vincenzo Foppa, rappresenta la massima pittura lombarda prima dell’arrivo di Leonardo da Vinci, Un approfondimento sull’artista che, oggi più che mai, meriterebbe una monografia, l’ultima mostra dedicata a Bergognone risale al 1998.

Il giovane Ambrogio

“Cristo di Pietà con angeli e un monaco inginocchiato” databile 1480 circa, proviene dalla Collezione d’Arte Cagnola, presso Villa Cagnola a Gazzada Schianno Varese. La tavola raffigura Cristo seduto sul sepolcro, la testa china, gli occhi chiusi, sorretto da cinque angeli; davanti al sepolcro due angeli addolorati: uno tiene fra le mani le pinze che hanno tolto i chiodi al Crocifisso, l’altro stringe la tunica che i soldati tirarono a sorte. A sinistra un monaco olivetano inginocchiato prega; sullo sfondo un paesaggio lombardo con torri e campanili in controluce. La mostra ricostruisce anche la vicenda dell’altare originario dell’Incoronata, smontato nel 1729 e andato perduto; esposte tre formelle lignee scolpite da Giovanni Ambrogio e Giovanni Pietro De Donati facenti parte delle dodici che componevano l’altare; sono il “Sogno di Gioacchino”; “Incontro alla Porta aurea” e la “Nascita della Vergine”. Visibili anche i disegni di Filippo Juvarra per l’altare dell’Incoronata datati da Faraoni 1731 e conservati presso la Biblioteca Comunale Laudense; l’architetto messinese era stato chiamato per realizzare un nuovo altare ma la collaborazione non andò a buon fine per i costi troppo alti. I deputati della Scuola dell’Incoronata e del Monte di Pietà preferirono il progetto del piacentino Giovanni Battista Natali risalenti al periodo 1732-1739, i disegni sono conservati al Museo del Tesoro dell’Incoronata; il modellino dell’altare è stato realizzato da alcuni studenti del liceo artistico Callisto Piazza che hanno collaborato anche all’allestimento. A testimonianza dell’altare terminato troviamo l’acquaforte, datata 1738, firmata da Gaetano Bianchi della Biblioteca Comunale Laudense.

Il Tempio civico dell’Incoronata

Ultima tappa della mostra l’Incoronata dove si possono ammirare le quattro tavole dipinte dal Bergognone, che per ragioni conservative non possono essere movimentate ma sono visibili nella Cappella di San Paolo. “L’Annunciazione” ambientata all’interno della camera da letto della Vergine; “La Visitazione” che narra l’incontro di Maria con la cugina Elisabetta e riprende alcune parti del Tempio civico lodigiano, come l’architrave tripartito e l’alto fregio. “L’Adorazione dei Magi e la Sacra Famiglia” si trova a sinistra, sotto il tetto della capanna diroccata, mentre i tre re, dagli abiti preziosi, porgono i doni al Bambino in un tripudio di dettagli e di grande varietà di personaggi. Infine la “Presentazione di Gesù al tempio” ambientata all’interno dell’Incoronata, ed è stata fondamentale per le informazioni sulla prima fase decorativa della chiesa. In origine si trovavano sulle pareti laterali della cappella dell’altare maggiore che alla fine del Seicento venne sfondata per creare un nuovo abside. In quell’occasione furono distrutti gli affreschi del Bergognone, ma fortunatamente rimangono nelle pareti laterali le tavole, spostate nell’Ottocento nella Cappella di San Paolo.

“Religioso Amore. Bergognone a Lodi”, Fondazione Maria Cosway e Tempio dell’Incoronata, Lodi, fino al 14 aprile, a cura di Antonio Cottino e Monja Faraoni

Fonte: Il Sole 24 Ore