L’auto del futuro in vetrina al salone hi-tech virtuale

Ces 2021, il salone della tecnologia nell’era Covid diventa virtuale e così quest’anno a Las Vegas l’annuale Consumer Elettronic Show si è tenuta completamente in digitale. L’edizione ’21 ha visto ancora una volta l’automobile protagonista, ma in tono nettamente minore, vuoi per l’assenza di uno show fisico dove le case potevano esibire prototipi avveniristici (forse anche troppo) e esprimersi in fughe in avanti sull’auto che guida da sola e persino su quella volante che doveva arrivare nel 2020 ma che non abbiamo visto e non per colpa del Coronavirus.

A proposito di grandi tormentoni hi-tech, quelli che si ripropongono a cadenze da geyser, soprattutto a gennaio quando il mondo del digitale e del car tech è focalizzato sul Ces, in questi giorni si assiste al grande ritorno della chimerica Apple Car, l’auto della Mela che secondo lo storytelling dovrebbe cambiare la storia delle quattro ruote. Insistenti voci sono tornate non curanti che la casa di Cupertino due anni fa avesse spento il progetto Titan. Che sia la volta buona? difficile dirlo. Apple nonostante la sua enorme ricchezza non è in grado di costruire un’automobile: ha bisogno di un partner (si dice Hyundai). Ma davvero Apple ha deciso che da grande vuole fare automobili? La domanda non ha risposta, certo è che deve vedere se c’è vita dopo l’iPhone e qui la chiave resta quella dal 2014 a oggi: guida autonoma e batterie di nuova concezione.

Loading…

Da ribadire un punto chiave: costruire auto non è come fare un telefonino o un device elettronico. Lo sa bene Dyson che voleva l’auto elettrica partendo dagli aspirapolvere per poi fare marcia indietro con una figuraccia planetaria.

Va detto che quest’anno al Ces virtuale e dintorni le cose migliori si sono viste sul core business della manifestazione: tv di nuova generazione e smartphone; Samsung ha anticipato a gennaio il lancio dei Galaxy Serie S, ha svelato gli S21 e le nuove tecnologie per le auto connesse in 5G con unità di bordo in grado di gestire flussi di dati enormi.

Da Harman (gruppo Samsung) arriva il concept di una futuristica vettura con schermo QLed da 49” in grado attivarsi in base allo stato della vettura, sistema 360 Vision Monitoring System e tecnologia Automotive Samsung Health in grado di analizzare lo stato di salute dei passeggeri. Bosch invece rilancia su guida autonoma ed elettrificazione con una focalizzazione sul software per la creazione di servizi personalizzati e connessi. Quello del software è un punto critico dell’industria automotive e dove sembrano esserci le sfide maggiore soprattutto nella partita storica Germania – California per l’auto del futuro. Mercedes pensa alle interfacce utente del prossimo futuro svelando il concept Hyperscreen Mbux. Si tratta di una plancia che diventa essa stessa schermo.

Fonte: Il Sole 24 Ore