Lilium, accordo con Lufthansa per gli aero-taxi elettrici

L’aero-taxi elettrico è all’ultimo miglio nautico prima di spiccare il volo con a bordo temerari passeggeri. È il caso del produttore tedesco Lilium, che ha iniziato la produzione dei velivoli nel suo nuovo stabilimento di Wessling in Baviera. Qui verranno assemblate le parti del piccolo aereo da 6 posti (più il pilota) completamente elettrico al momento in attesa della certificazione al volo da parte dell’EASA, l’autorità aeronautica europea, prevista il prossimo anno.

Nel frattempo, si è fatto avanti un altro colosso del settore, sempre tedesco, la compagnia Lufthansa che con Lilium ha stretto un Memorandum of Understanding sulla gestione futura delle operazioni di volo, la manutenzione degli aeromobili e l’equipaggio dei velivoli. Le società lavoreranno anche sull’integrazione dello spazio aereo e sull’infrastruttura dei vertiporti, gli spazi aeroportuali destinati all’atterraggio e al decollo in verticale degli aerotaxi, per creare una rete a livello europeo, si legge in un comunicato.

Il costo di un volo su un aero-taxi

La domanda che tutti si pongono è quanto può costare un collegamento con il aero-taxi: per raggiungere Philadelphia da New York, Lilium Jet impiega un’ora e 10 minuti e il costo è di 200 dollari, con il treno veloce un’ora e 55 minuti e costa 155 dollari il taxi tradizionale 2 ore e 15 minuti e costa 280 dollari. Oltre al risparmio di tempo, il livello di inquinamento è pari a zero essendo il velivolo alimentato a batterie. Tra i fornitori di batterie del velivolo tedesco c’è Gotion High-Tech lo stesso che monterà gli alimentatori sui velivoli elettrici Volkswagen.

L’accordo tra Lilium e Lufthansa

Il MOU annunciato con Lufthansa è il secondo capitolo di un primo accordo sottoscritto nel 2020 con cui la compagnia aerea tedesca si era impegnata a formare i futuri piloti dell’aero-taxi di Lilium. Nell’ambito della nuova partnership, Lilium valuterà la possibilità di offrire voli ai clienti Lufthansa, secondo quanto dichiarato da Klaus Roewe, amministratore delegato della startup. Il settore si muovo velocemente per assicurarsi un posto a bordo di un aereo che ancora non vola se non per effettuare i test. Delta Air Lines ha investito 60 milioni di dollari nella statunitense Joby Aviation per utilizzare i loro velivoli per trasportare i clienti da e verso gli aeroporti di New York e Los Angeles. Anche Volocopter (rivale di Lilium) ha raggiunto un accordo con Japan Airlines per l’acquisto di velivoli. Dalle compagnie aeree agli operatori aeroportuali come Air Chateau International che ha deciso di acquistare fino a 100 velivoli eVTOL Midnight della californiana Archer Aviation.

Da ZeroAvia il primo aereo ad idrogeno

La corsa all’aviazione sostenibile non annovera solo droni elettrici trasformati in veilvoli. ZeroAvia, un aereo da 20 posti, è il primo velivolo elettrico alimentato ad idrogeno supportato dall’Università di Cranfield vicino a Luton che ha già superato una decina di test e punta al 2025 per il lancio del velivolo dopo avere ottenuto la certificazione al volo. Al progetto collabora anche Airbus che sta studiando un aereo di grandi dimensioni ad idrogeno da rendere operativo entro il 2035.

Fonte: Il Sole 24 Ore