
Morto il generale Mauro Del Vecchio, fu comandante delle Forze Nato in Afghanistan
È morto il generale Mauro Del Vecchio, già senatore del Pd. Lo si apprende da una nota del presidente del Senato Ignazio La Russa. «Esprimo sincero cordoglio per la scomparsa del Generale Mauro Del Vecchio, già senatore del Pd nella XVI legislatura. Da ufficiale dell’Esercito italiano, Del Vecchio si era contraddistinto in numerose missioni internazionali e, in seguito dal 2005 al 2006, da Generale di Corpo d’Armata era stato anche comandante delle Forze Nato in Afghanistan nell’ambito dell’operazione Isaf. Successivamente venne nominato al vertice del Comando operativo di Vertice Interforze. Alla sua straordinaria preparazione militare ha saputo unire una spiccata sensibilità istituzionale. Alla famiglia, agli amici e a quanti lo hanno conosciuto e stimato, giungano le più sentite condoglianze, mie personali e del Senato della Repubblica», dichiara La Russa.
Crosetto: un esempio per tutti noi
«Con profondo dolore ho appreso della scomparsa del generale Mauro Del Vecchio, già senatore della Repubblica. Figura di altissimo valore umano, militare e istituzionale, ha dedicato l’intera esistenza al servizio della nazione e delle sue istituzioni. Ufficiale esemplare e parlamentare rispettato, ha rappresentato con onore l’Esercito Italiano, le forze armate e l’intera Difesa nei teatri più complessi e delicati, distinguendosi sempre per equilibrio, competenza e spirito di servizio». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto. «Comandante del contingente italiano in Kosovo, del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della Nato, della missione Isaf in Afghanistan e, infine, del Comando Operativo Interforze, ha ricoperto con fermezza e visione – prosegue Crosetto – alcuni tra i più prestigiosi e delicati incarichi operativi. Alla straordinaria professionalità ha saputo unire una profonda umanità, una cultura raffinata e un autentico senso dello Stato, che lo hanno reso un punto di riferimento per generazioni di militari, per il mondo politico e per l’intero Paese. La sua leadership, la sua integrità e la sua dedizione resteranno un esempio per tutti noi e per le generazioni future. Ai suoi familiari, ai colleghi, agli amici e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato, giungano le mie più sentite condoglianze, a nome mio e di tutta la famiglia della Difesa. A Dio, Mauro».
Fonte: Il Sole 24 Ore