Nautica green, Azimut investe 150 milioni

Un investimento totale di 150 milioni, spalmato su tre anni nautici (che vanno da settembre all’agosto successivo), tra il 2023 e il 2026, e suddiviso sui tre brand del gruppo (Azimut, Benetti e Lusben), per il rafforzamento delle strutture industriali e il potenziamento dell’Information technology nonché degli asset legati alle strategie Esg. Con questo impegno economico, Azimut Benetti, l’azienda che fa capo alla famiglia Vitelli ed è il produttore numero uno al modo di yacht sopra i 24 metri, sta procedendo verso l’obiettivo di produrre barche sempre più green, a partire dalla nuova collezione Seadeck, il cui primo esemplare, di 17,5 metri, è stato presentato ufficialmente ieri al pubblico, a Milano, nel corso di un evento legato alla design week. Tra i target del gruppo, anche per agevolare la produzione della nuova serie di yacht, che comprende il Seadeck 6 (17,5 metri), il 7 (21,7 metri) e il 9 (26 metri), c’è l’obiettivo di trasformare, in breve, il quartier generale di Avigliana (Torino) in uno stabilimento 4.0.

In quest’ottica, spiega Marco Valle, ad di Azimut Benetti, del totale dell’investimento avviato, «due terzi, pari a circa 100 milioni di euro, sono destinati al sito di Avigliana. Non solo per implementare il processo produttivo della serie Seadeck, in modo da incrementare la capacità produttiva del 25%, in termini di lunghezza delle barche costruite, ma anche per investimenti sostenibili in ottica di politiche Esg e investimenti destinati allo sviluppo del prodotto». Seadeck, prosegue Valle, «non è solo un modello nuovo per noi: sarà la punta di diamante della nuova collezione Azimut; da una parte avremo Grande, che sono le imbarcazioni sopra i 24 metri (prodotte a Viareggio, ndr), dall’altra la nuova linea, che sarà tutta realizzata ad Avigliana, dove produrremo, oltre al 6 e al 7, anche il Seadeck 9, da 26 metri. Sarà un record storico ed è per quello che abbiamo investito anche sul layout produttivo: avere la possibilità di costruire un 26 metri sotto le Alpi, penso che sia una situazione abbastanza unica».

Per ottenere questo risultato è stato aggiornato il processo di produzione e sono stati rivisti e allargati gli spazi dello stabilimento torinese. «Abbiamo studiato il modo – prosegue Valle – di poter costruire e assemblare la barca in Piemonte e poi caricarla smontata su due camion e riassemblarla in Liguria, nell’arco di 10 giorni. Di fatto, il Seadeck viene costruito e testato in piscina ad Avigliana; poi viene divisa la parte di sovrastruttura da quella della coperta; queste vengono caricate su due Tir e portate a Savona, dove abbiamo il centro assistenza e delivery, e rimontate. Sempre a Savona la barca è sottoposta alle prove in mare reali e anche alla verniciatura, quando viene richiesta».

Ma la vera novità del Seadeck, e anche degli investimenti fatti su Avigliana, va letta in relazione alla sempre più forte attenzione del gruppo Azimut Benetti in tema di sostenibilità. «La nostra logica per la nuova collezione – sottolinea Valle – è stata d’inserire elementi in grado di essere, non solo novità dal punto di vista del design, ma anche di richiamare caratteristiche e contenuti che, in questo momento, il mercato sta chiedendo. Vogliamo essere sempre più sostenibili, utilizzando materiali riciclabili, e componentistiche di finitura dei motori che potranno essere hybrid o mild hybrid. In questo modo, riusciremo, col Seadeck, ad abbattere le emissioni , rispetto alle generazioni precedenti, dal 20 al 40%, dipenderà dall’utilizzo che si fa della barca».

La nuova linea, in effetti, integra propulsione ibrida, fornita da Volvo Penta, con sistemi di bordo per ridurre i consumi energetici e soluzioni per abbattere le emissioni: oltre il 40% di superficie in carbonio, una carena planante estremamente efficiente e sosta in rada a zero emissioni, grazie a batterie elettriche. Anche gli interni sono stati costruiti con materiali che puntano a preservare l’ambiente, usando, ad esempio, il sughero invece del teak.

Fonte: Il Sole 24 Ore