nuovi investimenti in Italia e centro di manutenzione in arrivo”

Ryanair vuole aprire in Italia un centro di manutenzione per gli aerei basati sul territorio nazionale, ma non solo. «Stiamo valutando l’ubicazione abbiamo diverse proposte, ma al momento non abbiamo ancora deciso dove verrà collocato. Di certo sarà al sud dell’Italia. La nuova struttura si aggiungerà al centro di addestramento per i piloti a Bergamo», annuncia il ceo di Ryanair, Eddie Wilson a Milano per partecipare al G7 Trasporti in corso a Palazzo Reale fino a sabato 13 aprile. «Sono stato invitato dal ministro Salvini, parteciperò come uditore perché l’Irlanda non fa parte del G7», spiega parlando con i giornalisti.

Ryanair punta sull’Italia

La struttura si rende necessaria per il numero di aerei basati in Italia al momento un centinaio destinati a crescere: «La nostra intenzione è di continuare ad investire in Italia, abbiamo un piano di crescita per i prossimi cinque anni da 4 miliardi di euro di investimenti per basare altri 40 aerei e portare in Italia altri 20 milioni di passeggeri. Continuiamo a crescere con le tariffe più basse del mercato, ma qualcuno non lo capisce».

La polemica con l’AGCOM

Il ceo se la prende con l’AGCOM che ha aperto un’indagine contro Ryanair per posizione dominante: secondo i dati Enac 2022, la low cost ha una quota complessiva di mercato del 44% tra collegamenti nazionali e internazionali che sale al 53% solo per quelli nazionali.. «L’indagine della Agcm è inaspettata per noi. L’Autorità sospetta una nostra posizione dominante in Italia, ma dovrebbe indagare invece sulle Ota pirata (agenzie di viaggio online), che applicano ricarichi fino al 216 sulle prenotazioni online». Wilson ha quindi chiesto l’intervenendo dell’Antutrust contro eDream, la piattaforma spagnola per l’acquisto dei biglietti aerei che secondo una indagine della stessa low cost ha rincarato i biglietti con «sovrapprezzi nascosti e commissioni di sevizio inventate fino a 65 euro che sul sito Ryanair non esistono. E’ incredibilie – aggiunge Wilson – mentre la compagnia cerca di tenere basse le tariffe, l’agenzia per i consumatori come l’AGCOM non fa nulla in loro difesa».

Incontri con il governo italiano

Il manager della low cost irlandese ha incontrato nelle scorse settimane il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: «Abbiamo buoni rapporti con il governo italiano e com il ministor abbiamo parlato del prossimo Giubileo e della necessità di far crescere Ciampino per collegare meglio Roma». Al centro dell’incontro anche i piani di sviluppo per portare i turisti in Italia: «Siamo il più grande investitore italiano nell’aviazione, cresciamo del 37%, abbiamo oltre 100 aerei, abbiamo aperto una base a Trieste e una in Calabria, dove non avrebbe investito nessun altro. Investiamo ovunque in Italia, perché siamo efficienti e rischiamo» ha aggiunto mostrando la sentenza della Corte d’Appello di Milano dello scorso gennaio che ha stabilito che «non sussiste alcun abuso di posizione dominante da parte della Ryanair sul mercato a valle dei servizi di viaggio e di turismo. L’Agcm dovrebbe andare a leggere quella sentenza redatta con l’ausilio di esperti economici anziché indagare su di noi inutilmente».

Gli investimenti che Ryanair mette sul piatto dipendono anche dalla volontà delle amministrazioni comunale di abolire l’odiata tassa comunale che pesa sui biglietti aerei come ha fatto Trieste dove Ryanair recentemente ha basati un aereo e si aspetta 200 mila passeggeri mentre a Reggio Calabria ne stima 500mila. «Ryanair è cresciuta del 37% tra pre e post Covid in Italia – ha spiegato Wilson, – nel 2019 siamo arrivati a 45 milioni di passeggeri e chiuderemo il 2024 con 61,5 milioni (+37%). Nello stesso periodo in cui Ryanair ha guadagnato 16,5 milioni di passeggeri Ita ne ha persi 5,5, scendendo da 25,4 a 19,9 milioni, EasyJet 1,8 scendendo da 21,7 a 19,8 milioni e Volotea 1,9, passando da 7,8 a 5,8 milioni».

Fonte: Il Sole 24 Ore