Partono i primi licenziamenti nel Turismo. L’allarme di Assohotel

Il turismo, come noto, è uno dei settori italiani più colpiti dalla pandemia. E mentre il governo si appresta a varare nuove misure a sostegno delle aziende e dei lavoratori, da Assohotel arriva l’allarme dei primi licenziamenti, con lo scadere della cassa integrazione.

«I licenziamenti sono già partiti. Nei primi venti giorni del 2022 siamo venuti a conoscenza diretta di oltre 300 casi di dipendenti degli alberghi italiani che hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Un vero e proprio dramma sociale per un settore in profonda crisi a causa dell’emergenza Covid», dichiara Nicola Scolamacchia, vicepresidente vicario di Assohotel Confesercenti.

«Le imprese del comparto alberghiero – prosegue – stanno cercando in tutti i modi di tenere personale prezioso per garantire servizi di qualità, aspettando provvedimenti da parte del Governo. Purtroppo, non è arrivata la proroga della Cassa Covid-19 e le misure proposte sul fronte degli ammortizzatori sociali sono assolutamente insufficienti per arginare la crisi che sta nuovamente travolgendo l’intero sistema ricettivo. Chi ha licenziato non ha avuto alternative, tra la ripartenza dei mutui, la pressione delle banche e le stanze vuote».

Bene per Assohotel il credito d’imposta per le locazioni, ma la situazione è complessa. «I licenziamenti non potranno che proseguire, così si spinge il settore verso una crisi industriale che evidentemente non viene percepita nella sua gravità – dcie Scolamacchia –. Ci appelliamo al Governo e al Parlamento: è necessario intervenire con più vigore, con misure che consentano di limitare i danni enormi subiti e quantomeno di traghettare le imprese lungo questa nuova fase critica».

Fonte: Il Sole 24 Ore