Passaggio in Valle d’Itria tra i colori e i profumi dell’estate pugliese

Tra la via Traiana che collegava Benevento a Brindisi e la Via Francigena attraverso la quale i pellegrini da tutta Europa raggiungevano la Terra Santa dopo essersi imbarcati a Otranto, tra la linea azzurra dell’Adriatico, il dorso verde della Selva di Fasano, c’e’ la terra rossa della Valle d’Itria con suoi ulivi millenari. Non lontano dal bianco Faro di Torre Canne che in questa primavera dal cielo argentato sembra scintillare sull’orizzonte, si ergono bianche e maestose come vergini spose le masserie di Montalbano e Speziale.
I prati adesso sono erbari spontanei, spettinati e profumati, le volpi con la loro prole tenera e curiosa escono dalle tane tra i muretti a secco, i mandorleti sono colmi delle loro nacchere, i gelsi grondano di frutti rossi. In questo infinito giardino, passeggiando a piedi o in bicicletta (Madera Bike Tour organizza pedalate su bianche strade sin dentro dune costiere intorno al Parco di Torre Guaceto e agli anfratti delle Grotte di San Giovanni) – quei fortilizi contadini sorti spesso nei pressi di frantoi ipogei e anche di lame carsiche, dotati di jazzi ovvero antichi recinti in pietra, attirano irresistibilmente chi ama la pace e lo stile rurale chic.

Fonte: Il Sole 24 Ore