Picasso, asset culturale per Malaga

In tutto il mondo sono state numerose le celebrazioni per il 50° anniversario della morte di Pablo Picasso, scomparso nel 1973 a 91 anni. Il centro delle commemorazioni è stato, soprattutto, in Francia e in Spagna, dove il genio ribelle ha passato gran parte della sua esistenze, Paesi che condividono la sua eredità storica.
In particolare in Spagna sono state ben 16 le mostre organizzate in suo onore e a Malaga, sua città natale, al Museo Picasso Malaga è stata da poco inaugurata «The Echo of Picasso» (fino al 31 marzo 2024), curata da Éric Troncy, una mostra che celebra il suo stile libero e multiforme che continua a influenzare l’arte contemporanea nell’attuale scena artistica internazionale. Questo suo profondo impatto nel mondo dell’arte è ampiamente riconosciuto insieme al fatto che nessun altro artista, prima di lui, ha avuto tanti ammiratori e detrattori. In mostra accanto ai suoi lavori vi sono quelli di 55 artisti, da Francis Bacon, Cy Twombly, Philip Guston, Jean-Michel Basquiat fino ai contemporanei, George Condo, Claire Tabouret, Ewa Juszkiewicz e Cristina BanBan, queste ultime due giovani artiste molto richieste nelle aste dedicate agli ultra-contemporanei.

Lo sviluppo culturale a Malaga

II Museo Picasso Malaga istituito per conservare, esporre, studiare e diffondere l’opera di Picasso, quest’anno compie 20 anni e in questo lungo periodo ha svolto un importante ruolo nel delineare la profonda metamorfosi di Malga verso un turismo culturale. I numeri parlano da soli: se nella quarta città andalusa nel 2009 i residenti erano 568.305 e i turisti raggiungevano le 746.350 presenze a fronte di 8,4 milioni nella Costa del Sol, nel 2022 i numeri sono decisamente cambiati. A fronte di un leggero aumento dei residenti (579.076) i turisti che visitano la città hanno raggiunto 1,3 milioni, mentre è più che raddoppiato il turismo nella Costa del Sol (17 milioni). Nel 2022, l’industria del turismo a Malaga ha generato entrate per oltre 17 miliardi di euro, con un aumento del 18,3% rispetto al 2019, classificato come il miglior anno per le entrate turistiche nella storia della città andalusa.

A contribuire allo sviluppo del turismo culturale e ad attirare sempre più visitatori è il Museo Picasso Malaga che nel 2022 ha evidenziato il numero più elevato di visitatori rispetto agli altri musei e istituzioni culturali presenti in città, con un’affluenza che ha raggiunto 641.216 presenze rispetto alle 168.148 del Centre Pompidou Malaga, del Museo Carmen Thyssen Malaga (157.000), del Museo de Malaga (155.200), del CAC Malaga (122.000).
Inaugurato nell’ottobre 2003, il Museo è il risultato di interesse comune tra la Junta de Andalucia da un lato e Christine e Bernard Ruiz-Picasso, rispettivamente vedova e figlio di Paul Ruiz-Picasso, uno dei figli ed eredi dell’artista, dall’altro. L’accordo tra l’ente pubblico e quello privato degli eredi è stato realizzato attraverso la costituzione della Fundación Museo Picasso Malaga, alla quale è stata trasferita la proprietà in capo all’ente pubblico del Palacio de lss condes de Buenavisla e una donazione di 155 opere di Pablo Picasso da parte di Christine e Bernard Ruiz-Picasso.
Nel bilancio 2022 della fondazione i due asset, ovvero il patrimonio immobiliare che oltre alla sede del museo comprende anche la biblioteca, presenta un valore pari a 20,8 milioni di euro, mentre il valore delle opere donate ammonta a 47 milioni di euri circa, a fronte di un patrimonio netto pari a 92,9 milioni di euro, di cui 76,8 milioni di euro relativi al fondo di dotazione.

I numeri del museo

Nei 20 anni di attività il museo ha realizzato più di 69 mostre temporanee, mentre ad oggi la collezione permanente è composta da 233 opere e da altre 162 in deposito. Attraverso un percorso tematico e cronologico, le diverse narrazioni espositive del Palacio de Buenavista, permettono di approfondire la conoscenza della carriera artistica di Picasso, raggruppando le sue opere in modo da comprendere i suoi processi artistici, che vanno dal «Ritratto di Lola» (sorella di Picasso, dipinto a La Coruña nel 1894) a «Jacqueline Seated» (un primo ritratto della sua seconda moglie, Jacqueline Roque Hutin, del 1954).
La capacità del museo di generare risorse proprie è cresciuta in misura elevata negli ultimi 15 anni. Nel 2009 a fronte di ricavi per 8,9 milioni di euro il 79% veniva generato dalle sovvenzioni e il 21% dagli ingressi, a fine 2022 i ricavi hanno raggiunto 10,4 milioni di euro e la percentuale è stata rispettivamente del 42% e del 58%, dimostrando una decisa abilità nel ridurre la dipendenza dalle sovvenzioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore