Pnrr Italia, ora c’è un fondo alternativo che compra i crediti delle imprese

Un fondo di investimenti alternativi (Fia) che acquisterà dalle imprese i crediti generati dai lavori targati Pnrr. Debitori? Ministeri, Regioni, Comuni, società municipalizzate ed aziende ospedaliere. In due parole: Pubblica amministrazione. È l’obiettivo del fondo alternativo Instant Italian Pa (che sta appunto per Pubblica amministrazione) creato dalla società Collextion holding, specializzata in cartolarizzazioni, e dalla Sgr P&G. «Il 30% degli investimenti sarà destinato alle cartolarizzazioni a valenza sociale – tiene a specificare Ferdinando Brandi, amministratore delegato di Collextion holding –. Per il fondo abbiamo raccolto manifestazioni di interesse tra diversi enti istituzionali sensibili anche all’aspetto sociale come le casse di previdenza. Sono interessate inoltre un paio di banche».

Cartolarizzazioni sociali

La legge 130 del 1999 sulle cartolarizzazioni è stata modificata di recente per introdurre appunto il bollino sociale. Il meccanismo, nei casi più comuni, è il seguente: il debitore che non è riuscito a pagare in tutto o in parte le rate del mutuo e vede pignorata la sua casa, può fare istanza alla banca (o alla società-veicolo che ha acquistato il credito tramite la cartolarizzazione) per sottoscrivere un contratto di affitto sullo stesso immobile pignorato, prima che la casa venga venduta all’asta.

Risultato? Il debitore non sarà costretto a lasciare l’immobile e potrà continuare a vivere nella stessa casa.

Caratteristiche del fondo

La fetta più importante degli investimenti del fondo alternativo però riguarda i crediti Pnrr delle imprese. «Acquisteremo i crediti collegati al Pnrr dalle imprese che hanno bisogno di liquidità – ricorda Brandi –. Dall’altra parte abbiamo come debitore la Pubblica Amministrazione e soprattutto lavoreremo in un settore ampiamente regolamentato. Di certo i rischi sono più contenuti rispetto ad altri asset».

Sulle tempistiche, Luca Peviani, manager director di P&G Sgr ricorda che «il fondo è stato autorizzato da Bankitalia. Stiamo ora aspettando l’autorizzazione alla commercializzazione da parte della Consob. La nostra Sgr è specializzata in investimenti alternativi». Il primo closing di Instant Italian Pa prevede una raccolta di 50 milioni di euro con un obiettivo finale ambizioso di 750 milioni. Lo strumento finanziario è destinato esclusivamente agli investitori istituzionali. E i rendimenti? «Il rendimento target è indicizzato all’Euribor più 250 punti – evidenzia Brandi – con un tetto al 7,50%. D’altronde bisogna fare meglio dei BTp per essere presi in considerazione dagli investitori. Farlo con un’attenzione al Pnrr e al sociale può far la differenza».

Fonte: Il Sole 24 Ore