Post-email: il futuro del lavoro è senza email

Benvenuti al post-email world, il mondo che sta per eliminare quell’ansia che ci assale tutti i giorni per non avere letto e risposto a tutte le mail, quell’ingiustificata iniezione di endorfine generata dal “pulire“ l’inbox, quella schiavitù alla quale tutti sappiamo di appartenere ma alla quale nessuno ha saputo trovare una soluzione.

Addio ai palliativi che abbiamo cercato in questi anni come codificare le mail per colore, mai premere il tasto “rispondi a tutti”, etc. Qui la soluzione è più radicale: abbandonare del tutto lo strumento come ci stanno indicando le aziende più giovani.

Ma siamo sicuri che questa sia la risposta a tutti i problemi che generano le e-mail? L’uso di sistemi di messaggistica al posto delle e-mail rappresenta sicuramente uno strumento utile e flessibile, ed evita questo accumulo abnorme che tanta ansia ci creava, ma va utilizzato con attenzione perché presenta degli svantaggi e delle criticità:

– In primis si tratta di una ancora maggiore invasione del lavoro nella sfera privata della persona. Se quantomeno con le e–mail bastava non aprire la casella della posta, le app messaggistiche sono uno strumento di comunicazione personale e che quindi monitoriamo continuamente anche in orario non lavorativo.

- Ed altrettanto pericoloso è il fatto che ricevere continui messaggi aumenti il deficit di attenzione che affligge un po’ tutti da quando sono stati inventati gli smartphone. La prima cosa da fare è rimuovere tutte le notifiche sonore e pop up di nuovi messaggi, così come era raccomandato farlo con le mail. E’ più sano disattivare le notifiche e semplicemente scorrere le chat solo nei momenti nei quali non ci si deve concentrare su altro, momenti che comunque continueranno ad esistere.

Fonte: Il Sole 24 Ore