Radio 24 approda sul digitale terrestre: da oggi le trasmissioni in diretta in modalità audio

Per i suoi 24 anni, compiuti lo scorso 4 ottobre, Radio 24 festeggia sbarcando sul digitale terrestre con il suo canale televisivo. Sintonizzandosi al numero 246 del Digitale Terrestre è ora possibile seguire le trasmissioni in diretta in modalità audio.

Il servizio è reso disponibile grazie alla partnership con Persidera, il Network Operator Digitale Terrestre leader nel mercato dei servizi media audiovisivi per editori indipendenti nazionali che, tramite questo accordo, avvia una collaborazione fortemente voluta con il Gruppo 24 ORE .

La scelta del numero del canale televisivo di Radio 24 non è casuale: contiene il 24 e il 6 ed è facilmente memorizzabile dal momento che il numero è sequenziale. Il canale comparirà automaticamente, in alternativa basterà effettuare una ri-sintonizzazione dei canali DTT della televisione.

A sostegno di questa importante novità è prevista una campagna di comunicazione che partirà nei prossimi giorni sui mezzi del Gruppo 24 ORE.

Un piccolo grande passo

“È un ‘piccolo grande passo’ per la crescita del progetto della nostra emittente” commenta Federico Silvestri , Direttore Generale Media Business del Gruppo 24 ORE, che aggiunge: “A settembre abbiamo presentato la nuova piattaforma digitale di audio e video broadcasting e ora proseguiamo con l’acceleratore sulla multimedialità nella logica dell’allargamento della fruizione su tutti i canali disponibili. La radio, infatti, oggi è una multipiattaforma trasversale con infiniti entry point che permettono di moltiplicare le occasioni di ascolto. In questo contesto la nostra mission è farci trovare dall’ascoltatore su qualsiasi strumento presente sul mercato, in qualsiasi luogo e momento: su desktop, mobile, smart speaker, automobile, e ora anche il digitale terrestre. Siamo un gruppo multimediale che offre contenuti di qualità su diversi media e piattaforme e in questo sistema integrato Radio 24, in particolare, esprime alla massima potenza il concetto della multimedialità.”

Fonte: Il Sole 24 Ore