Ritorna il Wankel: Mazda alla Pikes Peak 2023 col motore rotativo

La Pikes Peak Internatinal Hill Climb che celebrerà la sua centesima edizione il prossimo anno, avrà in gara una Mazda 3 con motore rotativo. La più celebre al mondo fra corse in salita non è certo estranea a vetture con soluzioni tecniche stravaganti. Tuttavia uno dei progetti più insoliti degli ultimi anni è quello realizzato sulla base di una Mazda 3 equipaggiata con un motore rotativo, una chicca del band giapponese. L’idea è venuta al pilota neozelandese Michael Widdett con alle spalle una buona esperienza in fatto di veicoli a motore rotativo con soluzioni derivate da Mazda. Una impresa, dunque, che è da considerarsi in perfetto stile Mazda.

Motore da oltre 1.200 cv abbinato alla trazione posteriore

Il motore che Widdett intende utilizzare è un rotativo Wankel a quattro rotori, che presumibilmente disporrà di oltre 1.200 cv sfruttando anche con la pressione dell’aria significativamente più bassa che troverà nell’alta quota in cui si svolge la Pikes Peak. Inoltre l’auto sarà a trazione posteriore invece della solita trazione anteriore o integrale, anche se non ci sorprenderebbe se Widdett utilizzasse una versione modificata della trazione integrale in dotazione alla vettura del brand giapponese. I dettagli tecnici finali non sono ancora definiti.

La configurazione aerodinamica per la vettura schierata in gara

Per quanto riguarda l’aerodinamica, l’auto mostrata nei rendering su Instagram di Widdett sarà caratterizzata da un alettone montato sul telaio, due spoiler per il portellone posteriore uno sopra e uno sotto il lunotto, delle minigonne laterali e un diffusore posteriore. Avrà anche delle nuove ruote e pneumatici, delle sospensioni ribassate e lo scarico con uscita dal cofano oltre a un’audace livrea Red Bull bianca e blu. La Mazda 3 utilizzata disporrà sempre di 4 posti e di 4 porte anche se le regole della gara non consentono a passeggeri o copiloti di salire a bordo.

Un 2022 ricco di novità per il brand giapponese

In attesa della Pikes Peak Hill Climb il 2022 per Mazda sarà un anno di grandi novità. Dallo sbarco in Europa della CX-60 seguita dalla CX-80. Poi, in autunno, toccherà al range extender con motore fra l’altro rotativo destinato all’elettrica MX-30. Ma per i centri stile della Mazda che siano in Germania a Leverkusen o negli Stati Uniti ad Irvine, in California o in Giappone a Hiroshima, è già tempo di guardare alla prossima generazione di modelli. Quella che di fatto porterà il brand giapponese ad evolvere il linguaggio estetico Kodo fino al 2030 e anche oltre.

Il piacere di guida resta la strada maestra di Mazda

In un momento in cui i costruttori automobilistici insistono sull’elettrificazione, sulla tecnologia spinta, sull’auto più utile e più necessaria piuttosto che passionale, alla Mazda come sempre vanno in una direzione completamente diversa dal restante panorama del settore automotive. Da sempre, si sache Mazda sostiene che il piacere di guida deve restare la strada maestra anche delle prossime Mazda. Un concetto che pochi anni fa sarebbe stato una ovvietà, ma che oggi sembra aver assunto il sapore di una vera e propria rivoluzione come quella di Mazda.

Fonte: Il Sole 24 Ore