Scatta il Digital Markets Act europeo: ecco come cambiano Apple, Meta, Google e gli altri

La Commissione ha stabilito che Apple ha discriminato Spotify e altre applicazioni musicali impedendo loro di informare i clienti su metodi alternativi di abbonamento più economici al di fuori dell’app. Sempre per motivi competitivi, Apple sta anche rendendo più facile per gli utenti Android interagire con il suo prodotto iMessage, su pressioni delle autorità americane e con effetti che potremmo vedere anche da noi, anche se Apple non è obbligato a farlo: iMessage non rientra nel Dma per l’Europa.

Meta e TikTok: cosa cambia

Facebook, Instagram, Tiktok smettono di fare vedere ai minorenni pubblicità personalizzata. A nessun utente mostreranno più pubblicità sulla base della loro etnia, delle loro opinioni politiche e del loro orientamento sessuale. Gli utenti di TikTok e Instagram adesso – come già su altri social – possono anche scegliere di vedere i post senza contenuti consigliati scelti da un algoritmo basato sui loro dati personali.

Meta ha anche introdotto un abbonamento per chi vuole smettere di vedere la pubblicità (9,99 euro sul web, 12,99 euro su smartphone), per venire incontro alle richieste della Commissione europea, che però da qualche giorno ha aperto un’indagine formale su questa scelta, per verificarne la correttezza.

Meta ora permette anche di limitare la condivisione di dati tra diversi suoi network, Instagram, Facebook, Messenger eccetera.Sta anche modificando Whatsapp per consentire agli utenti di comunicare con utenti di altre app di chat, mantenendo la crittografia. Perché l’utente possa in effetti fruire di questa novità, serve però anche che le altre app, come Telegram, siano d’accordo. E non è scontato. Loro, a differenza di Meta, non sono soggetti al Dma.

Google, tre novità

Questi limiti sulla pubblicità personalizzata valgono anche per Google, che in più attua tre novità. Riduzione della visibilità dei propri servizi: renderà meno visibili i propri servizi nei risultati di ricerca, offrendo quindi maggiore spazio ai concorrenti. Un punto su cui è già stato bastonato dall’Antitrust Ue. In modo analogo, nei risultati di ricerca per categorie specifiche come voli e ristoranti, Google garantirà un collegamento maggiore ai siti dei concorrenti.Terzo punto, la limitazione della condivisione dei dati: Gli utenti europei avranno l’opzione di limitare la condivisione dei dati personali tra i vari servizi di Google, come la ricerca, YouTube e Chrome.

Fonte: Il Sole 24 Ore