Spread in calo e Piazza Affari debole prima del voto in Senato. Stellantis, nuovo exploit a New York

L’invito ad “agire in grande” lanciato da Janet Yellen nelle sue nuove vesti di Segretario al Tesoro non basta a scuotere i listini europei, che chiudono una seduta incolore dove pesano di più i timori per i contagi Covid, il prolungamento del lockdown in Germania e i ritardi nella campagna di vaccinazione. I mercati, in realtà, guardano già all’atteso giuramento di Joe Biden in una Washington “blindata” dopo gli assalti a Capitol Hill. In questo clima Milano si è allineata al resto d’Europa, chiudendo poco sotto la parità (-0,25%) in attesa del voto serale al Senato dove il governo Conte si gioca la riconferma in seguito allo “strappo” dei renziani. Una vigilia politica che non pesa sullo spread in calo a 107 punti, mostrando come il mercato non creda, almeno per ora, all’ipotesi di elezioni anticipate. Piazza Affari ha confermato di non credere a imminenti elezioni in Italia ma si è adeguata alla tendenza generale registrando un contenuto calo: sempre protagonista Stellantis che ha debuttato con un rialzo a due cifre anche a Wall Street e che ha chiuso in rialzo del 2,6% la seconda seduta a Milano. La capitalizzazione del gruppo sfiora i 43,3 miliardi di euro.

Wall Street in rialzo. Yellen: “Focus su aiuti, non su imposte”

Dopo una settimana negativa e la giornata festiva della vigilia, gli indici a Wall Street sono tutti in rialzo, dopo altre trimestrali positive dal settore bancario e in attesa del nuovo corso politico statunitense. Nella giornata delle trimestrali di Bank of America e Goldman Sachs, che hanno registrato profitti superiori alle attese, gli investitori sono rimasti in attesa della audizione in commissione Finanza del Senato di Janet Yellen, scelta dal presidente eletto Joe Biden come segretaria al Tesoro: nel suo discorso preparato, diffuso dalla stampa prima dell’audizione, l’ex presidente della Fed dirà al Congresso di “agire in grande” per evitare il prolungamento della crisi economica e di mettere da parte le preoccupazioni per l’aumento del debito pubblico. La scorsa settimana, Biden ha presentato il suo piano da 1.900 miliardi di dollari, che ha sollevato alcune critiche per la paura di un aumento del debito e anche il timore di nuove imposte.

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“L’attenzione ora è sugli aiuti, non sull’aumento delle imposte” ha aggiunto Yellen durante l’audizione in commissione Finanza del Senato. “Biden non sta proponendo di aumentare le imposte sulle aziende ai livelli precedenti ai tagli del 2017” ha proseguito. “Sul lungo periodo, ha detto, è importante che le aziende e le persone ricche paghino una giusta quota di imposte”.

Spread in discesa prima del voto al Senato

Situazione tranquilla per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato, dopo il voto alla Camera italiana, con gli occhi puntati sul voto di fiducia al Governo atteso in serata al Senato nel tentativo di sciogliere la crisi politica. Il differenziale di rendimento tra i BTp e il pari scadenza tedesco è in area 107 punti base, in calo dai 111 punti base dell’ultimo riferimento precedente. In discesa anche il rendimento del BTp decennale sotto 0,60%. Lo spread è salito nei giorni scorsi da quando Matteo Renzi ha tolto il sostegno al Governo di Italia Viva, ma non certo in maniera drammatica, grazie al forte sostegno della Banca centrale europea, ma anche al fatto che gli osservatori non credono che si vada a elezioni anticipate. “Lo scenario di maggiore incertezza e quindi potenzialmente più negativo per gli asset finanziari italiani è quello di elezioni anticipate – spiega Luigi Nardella di ceresio Investors – scenario che però rimane altamente improbabile anche se, come sembra, il governo dovesse sopravvivere con una maggioranza relativa al Senato”. Da considerare anche che negli ultimi giorni ci sono state un po’ di pressioni al rialzo anche sui rendimenti del Bund, cosa che ha avuto un effetto positivo sullo spread con i BTp.

Stellantis protagonista. Tavares: 80% sinergie in 4 anni

A Piazza Affari ha brillato ancora Stellantis, il gruppo automobilistico nato dal matrimonio tra Fiat-Chrysler e Peugeot, nonostante i dati Acea che certificano l’anno nero delle immatricolazioni in Europa. Dopo il +7,5% della prima seduta a Milano, le quotazioni sono salite di un altro 2,6% . A Wall Street, che il 18 gennaio era chiusa per festività, le quotazioni si sono allineate a quelle dei listini europei.

Fonte: Il Sole 24 Ore