Stangata in vista su famiglie e imprese. Quadruplicati i costi di gas e luce

Testa incassata fra le spalle e mandibole strette, prepariamoci alla botta. Prezzo medio all’ingrosso della corrente elettrica l’anno scorso: 38,92 euro per mille chilowattora. Ecco i dati della borsa elettrica italiana del Gestore dei Mercati Energetici: il 9 settembre per le forniture delle ore 20 la corrente elettrica all’ingrosso costa 174,23 euro per mille chilowattora. È il prezzo fissato l’8 settembre per le consegne del 9 settembre ai grossisti di elettricità.
Prezzo medio per oggi 145,03 euro, prezzo minimo 130,28 euro per mille chilowattora per le consegne elettriche delle 14.
In media, quattro volte tanto, spinti dai costi internazionali del metano e dalle speculazioni sui mercati europei Ets delle emissioni di CO2.

Ottobre bollente

Il 1° ottobre è vicinissimo, e quel giorno come ogni tre mesi l’autorità dell’energia Arera aggiornerà le bollette di luce e gas. Le decisioni salvabollette su cui sta lavorando il Governo (si vedano sul Sole24ore gli articoli di Celestina Dominelli e Carmine Fotina del 5 settembre) potrebbero solamente attenuare una botta rintronante, peggio di quell’aumento scattato il 1° luglio con +9,9% per l’elettricità e +15,3% per il gas.

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Non basta. Sull’aggiornamento Arera si orientano anche i valori del mercato libero delle famiglie. Chi un anno fa aveva stipulato contratti a prezzo fisso con listini un quarto di quelli attuali potrebbe avere un rinnovo da cavar la pelle.

Non basta. Il 1° ottobre comincia l’anno termico, cioè i contratti industriali di fornitura energetica durano dal 1° ottobre al 30 settembre, e in questi giorni molte aziende cominciano a chiamare per il rinnovo i fornitori di energia elettrica, metano, gasolio e così via. Ma in questi giorni molte telefonate tra clienti e fornitori hanno toni luttuosi.

Il pane e le brioche

Non basta. L’energia, si sa, è alla base di un’infinità di consumi e di beni, come l’ossigeno ospedaliero, l’uva Italia, l’attività dei server dei motori di ricerca, il detersivo per piatti, i viaggi in treno o le vernici per legno. L’Assopanificatori ha dato un avviso sui rincari del prezzo più rappresentativo del ribollire della storia, brioche comprese: il pane.

Fonte: Il Sole 24 Ore