«Starlink non compete con la fibra, ma il prezzo può spostare gli equilibri»

Nuovo passaggio del capitolo Starlink-Tim. È fissata per mercoledì 24 aprile la deadline per entrambe le aziende per l’invio al Mimit dei dati tecnici preliminari all’avvio di una simulazione per stimare eventuali interferenze. L’esito dell’analisi verrà fornito alle società entro i successivi 20 giorni, così da indicare una soluzione volta al coordinamento tra le parti. E da mettere un punto fermo in un mercato in crescita, che ha potenzialità di sviluppo, ma che non potrà competere con la fibra. Solo essere di supporto in aree difficilmente raggiungibili con la banda ultralarga più “tradizionale”.

Attenzione al tema prezzo però, che in futuro potrebbe spostare gli equilibri. Ne è convinto Antonio Capone, docente di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano

Starlink prevede di implementare il suo servizio in Italia. Quanto mercato può esserci nel nostro Paese per l’internet via satellite?

Starlink è in verità già presente in Italia con il suo servizio e, dalle informazioni pubbliche disponibili, prevede di estenderlo nel prossimo futuro con investimenti in nuove stazioni di terra che ne aumenteranno la capacità. L’accesso ad internet con satelliti ad orbita bassa come quelli di Starlink, ma anche di altre aziende che li stanno sviluppando come ad esempio OneWeb, è adatto alle zone periferiche e lontane dalle città dove le infrastrutture di reti terrestri in fibra sono tipicamente troppo costose. Gli ultimi dati di Agcom dicono che in Italia in queste aree, le cosiddette aree bianche dove non sono presenti infrastrutture di rete a larga banda e ancora non coperte dai progetti di sviluppo della fibra Ftth, c’è il 5,8% delle famiglie. Di queste un massimo del 2-3% sarà difficilmente coperto dalla fibra per via degli alti costi che fanno un mercato potenziale fino a circa 500mila famiglie. Mercato che però è comunque troppo grande per ragioni di capacità della rete anche per un sistema satellitare avanzato come quello di Starlink e che, almeno in parte, è presidiato da altri operatori terrestri ed altre tecnologie come quelle Fwa.

Può l’internet via satellite risultare competitivo in Italia?

Fonte: Il Sole 24 Ore