Start up, Kairos al debutto con il primo veicolo e il primo investimento

Primo closing per il primo fondo di venture capital di Kairos, gruppo attivo nel settore del risparmio gestito e del wealth management. Il fondo Kairos Ventures ESG One ha raggiunto i 10 milioni di euro di raccolta e ha contestualmente avviato l’operatività attraverso la chiusura del primo investimento a supporto della crescita di Endostart, start up toscana fondata nel 2018, che ha sviluppato una piattaforma endoscopica per il trattamento delle colonscopie incomplete basata sulla Magnetic Balloon Anchoring Technology (MBAT). «Kairos ha deciso di entrare nel venture capital con questo primo fondo, che ha un target di raccolta da 100 milioni di euro» sottolinea Elisa Schembari, ingegnere e key partner di Kairos Ventures ESG One, che aggiunge: «Questo primo closing è strategico per avviare l’operatività del fondo, dal momento che abbiamo individuato delle opportunità di investimento».

Il fondo ha raccolto l’interesse di un gruppo ristretto di investitori già vicini al mondo del venture capital, oltre ad assicurarsi il commitment dei gestori del fondo, Roberto Zanco ed Elisa Schembari, e di alcuni partner di Kairos. Il resto della raccolta avverrà prevalentemente con investitori istituzionali.

«Ci ispiriamo a fondi internazionali, soprattutto nella numerosità degli investimenti. Contiamo di avere un portafoglio di 30-40 società, perché crediamo che sia fondamentale nella nostra strategia per un numero elevato di investimenti. Per far questo il primo ticket che investiremo nelle società sarà limitato a un milione, ma aumenteremo l’investimento fino a 10 milioni sulle startup che avranno i risultati migliori» spiega Schembari, proseguendo: «Il nostro focus è sulle società italiane, startup e pmi innovative in settori come la digital transformation, la life science, new space economy e la energy transition. C’è però un tema trasversale che guiderà le nostre scelte che è quello della sostenibilità».

Oltre al primo investimento in Endostart, sono in fase avanzata le attività per dare corso ad un secondo investimento in un’altra società del settore life science, Beta Glue Technologies, che ha progettato una piattaforma di radioterapia avanzata per i trattamenti intratumorali. L’obiettivo dei gestori del fondo è quello di chiudere entro la fine del 2022 altri quattro investimenti in start up e pmi innovative, early e late stage, nel settore della blockchain, della new space economy e dell’energy. «Oltre agli obiettivi finanziari e al potenziale ritorno dei nostri investimenti, guardiamo all’impatto che le aziende del nostro portafoglio possono avere sulle tematiche ambientali, sociali e di governance» conclude Schembari.

Fonte: Il Sole 24 Ore