Stellantis, Mirafiori chiusa fino a giugno

La direzione aziendale della Carrozzeria di Mirafiori ha comunicato ai delegati sindacali che l’attività produttiva sarà sospesa per tutto il mese di maggio con la chiusura totale dello stabilimento. Lo fanno sapere i sindacati, spiegando che è stata comunicata alle organizzazioni sindacali il ricorso a nuova cassa integrazione (Cds), pertanto l’attività lavorativa sui modelli Maserati e 500 Bev che sarebbe dovuta ripartire il 7 maggio, sarà prolungata e riprenderà il 3 giugno. “Uno pensa di aver raschiato il fondo del barile e invece non c’è mai fine al peggio. Questa fermata di un intero mese è l’ennesimo schiaffone dato alle lavoratrici, ai lavoratori e alla città di Torino in generale che vedrà peggiorare la situazione economica con le inevitabili ricadute sull’indotto”, hanno detto Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino e Gianni Mannori, responsabile di Mirafiori per la Fiom Cgil. Questa, dicono Lazzi e Mannori, “è la dimostrazione che un unico modello per Mirafiori non basta, è troppo poco, serve una diversificazione di modelli e gamme in modo tale che, se uno non tira, è compensato da un altro che va meglio. Inoltre, questa chiusura rende evidente che i reparti di corollario, come il riciclo dei componenti del motore, i cambi ibridi e il testaggio delle batterie non sono determinanti al rilancio di Mirafiori e alla cessazione degli ammortizzatori sociali. Non c’è più tempo, il governo deve incalzare Tavares per aprire una trattativa con le organizzazioni sindacali”.

Fonte: Il Sole 24 Ore