Tesla, la Turchia cerca il sorpasso sull’India per la prossima fabbrica

Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan avrebbe chiesto al ceo di Tesla, Elon Musk, di costruire una fabbrica di veicoli elettrici nel suo paese. Erdogan che è a New York per partecipare alla 78esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha sfruttato quest’occasione per incontrare Musk alla Turkish House che si trova molto vicino alla sede delle Nazioni Unite. A parte la richiesta, non è chiaro di cos’altro abbiano parlato i due.

Al momento sono in totale sei gli stabilimenti produttivi di Tesla
Resta da vedere se la richiesta sarà accolta o meno, visto che ci sono molti altri paesi che chiedono a gran voce di ospitare una delle nuove fabbriche Tesla, a cominciare dall’India. Il più grande produttore mondiale di auto elettriche ha sei stabilimenti sparsi in tutto il mondo e si è già impegnato a costruire il settimo sito nello stato messicano di Nuevo Leon. A maggio Musk aveva però annunciato che entro l’anno avrebbe scelto un luogo del prossimo stabilimento.

All’ottava fabbrica sarà affidata la produzione della Model 2?
Al momento l’India è nella posizione migliore per la nuova fabbrica. Tesla aveva inizialmente pianificato di esportare i suoi veicoli elettrici proprio nel paese asiatico, ma dopo che i funzionari locali hanno rifiutato la richiesta di eliminare le tariffe di importazione, Musk avrebbe optato per la possibilità di costruire una fabbrica di veicoli elettrici in India. Alla nuova location potrebbe essere affidata la produzione del tanto atteso modello elettrico da 25.000 dollari del brand.

La Turchia ha già un produttore di elettrica la Togg
L’interesse della Turchia nell’incoraggiare il costruttore californiano ad espandere la propria presenza nel paese è in qualche modo una sorpresa dato che c’è già un produttore locale di vetture elettriche la Togg. La casa automobilistica ha avviato proprio all’inizio di quest’anno la produzione e le prime consegne del suv elettrico T10X che sono andate piuttosto bene, tanto che sono stati raccolti ben 177.400 preordini in soli 21 giorni dalla disponibilità sul mercato.

Fonte: Il Sole 24 Ore