Tornano a viaggiare all’estero le aziende cinesi bloccate dal Covid-19

La giovane novità di Chongqing

«Elettrifica la tua vita», è il motto di Yadea. «Noi, nonostante tutto continuiamo a investire in ricerca e sviluppo, produzione ed espansione globale per costruire un futuro condiviso e sostenibile per l’umanità», conclude Zhang. Ma la Cina è grande, le aree regionali sviluppano a getto continuo novità legate al territorio. Come quella di Kove, un marchio nuovo che punta a un pubblico altrettanto giovane, amante delle competizioni motociclistiche.

«Non ci preoccupa il Covid-19, ciò su cui siamo concentrati è soprattutto la reperibilità dei chip», dice, infatti, Zhang Xue, classe 1987, general manager d Kove, nata 5 anni fa con grossi investimenti in un’area in forte espansione. «Siamo insediati nello Yubei District a Chongqing, città da 35 milioni di abitanti, io ho portato nell’azienda il mio passato e le mie competenze in tema di corse motociclistiche. Da quando mi sono ritirato dalle corse ho cambeiato lavoro, adesso sono un manager». Chongqing è stata molto colpita, come Chengdu, dalle restrizioni anti-Covid-19. La catena degli approvvigionamenti si è interrotta a singhiozzo, Stiamo cercando di compensare alla mancanza di chip d’importazione con la produzione locale. Direi che la nostra presenza qui è molto importante anche perchè dimostra che l’economia è forte e può andare avanti».

Le prospettive in cantiere

Per questi imprenditori le esportazioni sono anche più importanti delle importazioni. Rappresentano, per la Cina, un sfida. Ma la politica zero-Covid 19 rappresenta un problema serio, proprio nel momento in cui è stata ribadita dal Governo come strumento principale per tenere a bada il contagio.

L’attenzione ora si sposta nuovamente a Sud Ovest, perchè oltre un migliaio di voli sono stati cancellati nello scalo della città meridionale di Guangzhou, capitale del GuangDong, dove l’aumento dei casi è stato particolarmente evidente. Anche a Pechino oltre 700 voli sono stati cancellati. Le misure di contenimento adottate a fronte della diffusione del virus, oltre alla cancellazione dei voli, sono i lockdown, le quarantene obbligatorie e i controlli di massa. «Speriamo di non finire come Shanghai», è la speranza della popolazione di Guanzhou.

Fonte: Il Sole 24 Ore