Toyota: «La nostra road map per la mobilità del futuro. Entro il 2025 tutti i modelli in versione elettrificata»

«Continueremo a sviluppare tutte le soluzioni tecnologiche elettrificate, che riteniamo assolutamente complementari tra loro: ogni tecnologia elettrificata darà il suo contributo, con un ruolo diverso a seconda dei mercati. Vogliamo proporre l’auto giusta, al momento giusto, nel luogo giusto e al prezzo giusto, per dare a ciascun cliente la possibilità di scegliere la soluzione migliore per le proprie esigenze di mobilità, e garantire accessibilità e facilità di utilizzo. Il gruppo Toyota ha introdotto la tecnologia Full Hybrid quasi 25 anni fa e grazie ai 17 milioni di veicoli elettrificati venduti nel mondo ha sviluppato le altre soluzioni elettrificate (ibrido plug-in, elettrico a batteria e a celle a combustile alimentate a idrogeno). Pensiamo che le auto Full Hybrid continueranno a giocare un ruolo essenziale in futuro, in quanto tecnologia flessibile e accessibile, che accompagnerà la crescita dei veicoli a zero emissioni (BEV e FCEV). La strategia è molto concreta: abbiamo appena presentato il concept della nuova bZ4X, la prima vettura di una famiglia di auto elettriche sviluppate su una piattaforma dedicata (e-TNGA) per Toyota e Lexus. A marzo abbiamo lanciato la seconda generazione di Mirai, la prima berlina alimentata a idrogeno prodotta in serie. Riteniamo che l’idrogeno in particolare rappresenti una risorsa molto importante nel processo di de-carbonizzazione dei consumi energetici. Per questo il nostro impegno va oltre le auto, perché guardiamo alla realizzazione della società dell’idrogeno. In questa direzione applichiamo e condividiamo la nostra tecnologia con partner industriali, su più mezzi di trasporto (esempio autobus, Tir, applicazioni nautiche e carrelli elevatori), nel 2019 abbiamo annunciato la liberalizzazione di oltre 8.000 brevetti inerenti all’idrogeno, nell’ambito dei circa 24.000 brevetti sulle tecnologie elettrificate, e a febbraio di quest’anno abbiamo iniziato la costruzione di Woven City, la smart city del futuro, un laboratorio vivente alimentato da energie rinnovabili e idrogeno».

Lo scorso anno avete introdotto il nuovo brand di mobilità KINTO. Quali sono i risultati dalla sua introduzione e quali i piani per quest’anno?

«La trasformazione di Toyota in azienda di mobilità si propone di intercettare le nuove esigenze derivanti dall’evoluzione della domanda – da possesso ad utilizzo – e dei bisogni di mobilità delle persone. Ecco perché è stato creato, dopo Toyota e Lexus, un nuovo marchio, KINTO, che offrirà soluzioni di mobilità finalizzate a coprire tutte le esigenze sia degli utenti privati che delle aziende. In Italia abbiamo già introdotto 4 servizi, altri verranno introdotti a breve. Da KINTO One, il noleggio a lungo termine captive che offre una gamma di veicoli 100% elettrificati ed un servizio di elevata qualità attraverso la Rete ufficiale. Il servizio di car sharing, KINTO Share, in forte espansione sul territorio nazionale in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna con formula Station Based. Nei prossimi mesi completeremo la nostra offerta di car sharing con la soluzione “Corporate”. A questi servizi si aggiungerà entro fine anno KINTO Flex, un servizio di noleggio mensile in abbonamento. Abbiamo poi lanciato altri servizi di mobilità a completamento dell’offerta KINTO, come KINTO Go, l’aggregatore multi-modale, che dalla sua introduzione ad aprile 2020 ha raggiunto oltre 55.000 utenti. Abbiamo anche introdotto il servizio di car-pooling KINTO Join a supporto della mobilità aziendale sostenibile. Il piano è di continuare ad incrementare la copertura geografica dei nostri servizi e ad incrementare l’offerta stessa».

Come vede la mobilità nelle nostre città nei prossimi 10 anni?

«La mobilità sarà sempre più connessa, condivisa ed elettrificata. La sostenibilità sarà infatti un aspetto chiave, con la domanda sempre più indirizzata da un lato verso veicoli a basse o a zero emissioni, dall’altro verso servizi di mobilità con innovative forme di noleggio, car sharing e car pooling aziendali, che utilizzino mezzi a ridotto impatto ambientale ed integrati sul territorio con i mezzi di trasporto pubblico. La mobilità deve rispondere in modo concreto ai bisogni delle persone, con l’obiettivo di decongestionare le strade e rendere le città più sicure e vivibili».

Fonte: Il Sole 24 Ore