Helbiz: dai monopattini e gli scooter al Nasdaq per un ecosistema di mobilità intra-urbana

«Le abitudini negli spostamenti delle persone nel periodo di pandemia sono radicalmente cambiate. I nostri clienti hanno aumentato del 60% l’utilizzo dei servizi con una percorrenza di viaggio media che è passata da 2 a 3,3km. I servizi di sharing, in linea con gli obiettivi dell’agenda Ue 2030, oltre a supportare la sostenibilità delle nostre città in termini di risparmio di CO2, permettono un’ottimizzazione del consumo del suolo, restituendo alle città nuovi spazi urbani. Infatti, lo sharing per noi non è solo l’importante concetto di condivisione, ma è un supporto concreto e reale al servizio pubblico».

Dopo i monopattini elettrici e le bici anche gli scooter. Quali sono i progetti di Helbiz? Pensate ad altre città?

«Attualmente, siamo presenti in 5 nazioni in diversi continenti (America, Europa, Asia) e in Italia in 19 città. Stiamo gestendo il nostro consolidamento, ma al tempo stesso vediamo nell’espansione delle ottime opportunità. Abbiamo una visione globale della nostra azienda, con l’obiettivo di favorire ed essere uno dei player della transizione energetica, diventando una delle best practice per i cittadini. Siamo sempre alla ricerca di nuove opportunità, all’insegna del miglioramento continuo. Tutto questo ci permette di dialogare con più interlocutori, per di più di vario genere e di diversi settori. Siamo un supporto al servizio pubblico ed il nostro modello di business è guidato dal concetto di Eco-sistema di mobilità intra-urbana, tre parole chiave che vogliono trasmettere i valori della nostra azienda. Per questo, Helbiz non investe solo in grandi centri urbani, ma anche in città più piccole mantenendo lo stesso standard di servizio».

Avete annunciato lo sbarco al Nasdaq dopo la fusione con GreenVision. Ci parla di questa scelta? E delle prospettive future?

«Siamo un’azienda globale e come tale dobbiamo creare innovazione, questo lo dobbiamo fare sfruttando tutte le leve a disposizione, compresa quella finanziaria. Abbiamo la consapevolezza di essere in un business che ha elevate prospettive di crescita e questo ci permette di radicarci in nuovi territori per esplorare nuovi orizzonti. Al centro del nostro progetto c’è sempre il cliente e, per soddisfarlo al meglio, abbiamo il dovere di espanderci su scala globale facendo da portatori delle migliori pratiche presenti sul pianeta, in un’ottica di condivisione. L’Eco-sistema di Mobilità Intra-Urbana che guida la nostra visione è di interesse generale, pubblico e privato, e la quotazione in borsa al Nasdaq di New York è il nostro primo passo nello sviluppo della nostra visione».

Fonte: Il Sole 24 Ore