Ucraina, il capo dell’esercito: situazione sul fronte orientale molto peggiorata

«La situazione sul fronte orientale è notevolmente peggiorata negli ultimi giorni. Ciò è dovuto principalmente alla significativa intensificazione dell’offensiva del nemico dopo le elezioni presidenziali in Russia». Lo ha scritto su Telegram il comandante delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky secondo cui l’esercito russo «attacca le posizioni ucraine nei settori Lyman e Bakhmut con gruppi d’assalto supportati da veicoli corazzati». «Ciò è favorito dal clima caldo e secco – ha spiegato il capo dell’esercito ucraino – che ha reso la maggior parte delle aree aperte accessibili ai carri armati». Nonostante le perdite, l’esercito russo «schiera nuove unità corazzate, che gli consentono di ottenere successi tattici», ammette Syrsky. Le zone «più problematiche sono state rafforzate, in particolare con mezzi di difesa antiaerea, ma si ripropone la questione della superiorità tecnica del nemico nel campo delle armi ad alta tecnologia».

Gli ha fatto eco il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, in una intervista al Guardian, nella quale ha ammesso che le difese aeree dell’Ucraina sono state sopraffatte negli ultimi giorni dall’impegno nel contrastare i massicci attacchi russi alle centrali elettriche del Paese. «Le forze armate russe – ha spiegato – stanno usando nuove tattiche attaccando le centrali con ’10-12 missili per volta», aggirando Patriot e altri scudi missilistici. «Il sistema è sovraccarico – ha detto Podolyak – Ora dobbiamo vedere se riusciamo a mantenere il sistema in funzione, se abbiamo bisogno di più sistemi di difesa aerea, soprattutto contro i missili balistici anti-ultrasonici, e se possiamo ripristinare le strutture distrutte».

Podolyak ha sottolineato che l’Ucraina sta cercando aiuto dai suoi alleati per affrontare meglio la minaccia, ma è a corto di munizioni critiche. «Siamo decisamente in deficit di armamenti», ha ammesso.

I russi avanzano e gli ucraini non riescono a contrastarli per mancanza di difese aeree e tecnologia. Kiev avverte da settimane una grave carenza di artiglieria in alcune parti del fronte orientale, e continua a chiedere ripetutamente ai suoi alleati di fornire più artiglieria e munizioni.

Circa 60 miliardi di dollari di nuovi aiuti militari per l’Ucraina rimangono bloccati dai repubblicani al Congresso Usa. Ieri l’ex presidente Trump ha in qualche modo aperto a fornire gli aiuti a Kiev, con un sistema di prestiti agevolati invece degli “assegni in bianco” degli ultimi anni. Ne ha parlato a margine di un incontro a Mar-a-Lago con lo speaker della Camera Mike Johnson. Resta da capire se questo porterà a un cambiamento da parte dei deputati repubblicani sull’Ucraina.

Fonte: Il Sole 24 Ore