Umido, la raccolta non cresce: rischio sovracapacità degli impianti

Umido, in Italia la raccolta non cresce: si rischia di andare in sovracapacità degli impianti. «I primi siti hanno cominciato a diminuire la capacità e a usare strumenti di cassa integrazione», racconta Massimo Centemero, direttore del Consorzio Italiano Compostatori (Cic). Per i 357 impianti del consorzio lavorano 11.600 persone per un fatturato di 1,8 miliardi.

Raccolta dell’umido in calo

Secondo il Centro Studi Cic, che ha rielaborato gli ultimi dati di Ispra, nel 2022 sono stati 7,25 milioni le tonnellate di rifiuti organici (umido e verde) raccolte in Italia, che insieme rappresentano oltre il 38% dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, si tratta quindi di una frazione fondamentale per raggiungere i target di riciclo che chiede l’Europa: il 60% al 2030 e il 65% al 2035. Oggi siamo al 49,2% (sempre dati Ispra 2022).

I risultati della raccolta dell’umido hanno evidenziato una diminuzione di circa 144mila tonnellate rispetto al 2021. Dalla trasformazione dei rifiuti a matrice organica, sono state ottenute circa 1,9 milioni di tonnellate di compost e 409 milioni di metri cubi di biogas, valorizzati con la produzione di 167 milioni di metri cubi di biometano, 411 GWh di energia elettrica e 169 GWh di energia termica.

Considerando il totale di rifiuti a matrice organica (frazione umida, verde, fanghi civili ed agroindustriali e altro) e complessivamente trattati negli impianti italiani, si stimano invece 8,35 milioni di tonnellate di rifiuti raccolti, circa 55mila tonnellate in più dell’anno precedente: di questi, il 60% è costituito da frazione umida, il 20% da verde, il 14% da fanghi di depurazione e il restante 8% da rifiuti dell’agroindustria.

«La raccolta dell’organico si è fermata. Ci sono territori non coperti, soprattutto al Sud, ma non solo: la provincia di Lecce, Sondrio e la Valtellina, la Liguria. aree che sono ancora
È come se fossimo arrivati a un plateau. Ma non abbiamo raggiunto un tetto massimo», osserva Cementero.

Fonte: Il Sole 24 Ore