Un dispositivo diagnostico contro l’anemia vince gli eAwards di NTT Data Foundation

Più di 100 start up si sono candidate, ma solo sei sono le finaliste della nona edizione italiana degli eAwards, il concorso promosso da NTT Data Foundation rivolto a start up e piccole imprese che premia il miglior progetto basato su tecnologie ad alto impatto in tre ambiti: nuovi modelli di business nell’economia digitale, biotecnologia e salute e tecnologie industriali.
Ad aggiudicarsi il premio assegnato dalla giuria, a cui ha partecipato anche il Sole24Ore, è stata FidelioMed, start up med-tech che ha sviluppato un device diagnostico, integrato in un ecosistema digitale, per gestire anemia e carenza di ferro in maniera semplice e veloce, con il vantaggio di una diagnosi immediata. Una tecnologia a supporto della medicina territoriale, per integrare percorsi di diagnosi e monitoraggio.
«Una persona su 4 soffre di anemia, ma meno del 30% riceve una diagnosi tempestiva. Un problema diffuso, soprattutto tra donne, bambini, persone anziane e con malattie croniche, ma spesso sottovalutato. FidelioMed può essere una risposta, combinando test real-time ed un’assistenza digitale specifica che garantisce profittabilità per i servizi sanitari», ha dichiarato Simona Roggero, medico, co-founder e CEO della startup, che ha incassato il premio di 20.000 euro e che volerà a Madrid in ottobre per partecipare alla finale internazionale degli eAwards con gli altri 15 vincitori delle competizioni nazionali. In palio per il vincitore globale ci sono 100.000 euro e un programma di accelerazione per sviluppare il proprio progetto.
«Sono molto contento della vittoria di FidelioMed, il progetto che hanno presentato è solido e può avere un impatto concreto sulla società», ha commentato Nicola Grillo, referente italiano di NTT Data Foundation. FidelioMed, già “Premio nazionale dell’Innovazione 2021”, è stata scelta dalla giuria non solo per il suo impatto a livello sanitario, ma anche per la sua profittabilità già in fase avanzata, grazie a un solido portafoglio di brevetti e finanziamenti a livello mondiale e con i device già in produzione. Il prodotto sarà il primo test multimarkers per carenza di ferro disponibile al di fuori dei laboratori analisi e verrà implementato da un servizio digitale di monitoraggio e assistenza costruito a misura degli utenti finali e una catena di distribuzione che guarda con favore alle farmacie del territorio italiano e non.

Gli altri finalisti del contest

La giuria e NTT Foundation si sono espressi favorevolmente anche per le altre cinque startup: “Sono veramente orgoglioso della qualità dei progetti finalisti di questa edizione degli eAwards. Quest’anno il confronto è stato duro – ha commentato ancora Nicola Grillo. Tutti progetti validi, che possono fare la differenza nei rispettivi ambiti di competenza.A partire da Train, spinoff di Humanitas Research Hospital, specializzata in IA generativa in ambito sanitario. Il team ha sviluppato un algoritmo che, attraverso la gestione dei dati complessi, l’elaborazione di Dati sintetici e lo sviluppo di Digital Twin, è in grado di facilitare e velocizzare diagnosi e cure di medicina per tumori e leucemie, oltre a migliorare risultati e tempistiche nei clinical trial delle aziende farmaceutiche. Bufaga invece ha ideato un dispositivo di che può essere montato sul tetto di qualsiasi mezzo di trasporto e in grado di rimuovere l’inquinamento atmosferico durante la guida grazie ad un sistema di filtraggio e depurazione dell’aria. Il dispositivo – che è in fase di prototipo – si installa sul tetto di qualsiasi automezzo e integra un sistema di sensoristica IoT in grado di raccogliere i dati della qualità dell’aria delle nostre citta. Un dispositivo che può aiutare concretamente a risolvere la piaga dell’inquinamento atmosferico e che può compensare la produzione di CO2 di mezzi inquinanti, dal trasporto pubblico, ai mezzi di car sharing, fino alle flotte aziendali. Ottima anche l’idea di Urban Farmer, la startup creatrice di cererly.it, il primo portale in Europa utile a connettere proprietari terrieri con aziende agricole e di energia rinnovabile. L’obiettivo è quello di ottimizzare l’uso delle superfici con progetti sostenibili, attivando politiche ambientali virtuose, sottraendo dall’incuria terreni che sono rimasti incolti. Un punto di incontro tra domanda e offerta: mette in contatto chi ha un terreno a disposizione e chi ne cerca uno, siano essi cittadini, imprese o enti pubblici. Il proprietario del terreno può inserire gratuitamente nella piattaforma i dati relativi al suo appezzamento (dimensione, destinazione d’uso, collegamento alla rete idrica ecc.) e l’algoritmo di Cererly incrocia queste informazioni con i dati catastali già registrati, le processa e restituisce un report di fattibilità per progetti sostenibili su quel terreno con il vantaggio anche di snellire l’iter burocratico. Mira invece a ridisegnare l’esperienza d’acquisto in chiave sostenibile MUGO, il servizio per retailer e supermercati che stima e dà visibilità all’impatto climatico di ogni prodotto di consumo tramite scontrini, app, e-commerce e scaffali. L’intento è quello di permettere al consumatore di effettuare scelte consapevoli e al brand di sfruttare una nuova leva di acquisto e di creare nuove logiche promozionali basate sulla sostenibilità.Infine OmniEnergy è una start up che ha sviluppato modelli di Intelligenza Artificiale che mirano a rendere più efficiente, remunerativo ed ecologico il mercato dell’energia rinnovabile. Il suo prodotto, Orchestra, stima la quantità di energia prodotta da impianti eolici e fotovoltaici, per migliorarne la redditività nel mercato intraday, grazie a previsioni accurate della produzione di energia effettiva di impianti a fonti rinnovabili, riducendo così gli oneri di sbilanciamento causati da un’errata programmazione di immissione e di prelievi. Un’idea che ha conquistato Sorgenia, che ha aderito al programma Partner di OmniEnergy all’interno del progetto PON, con lo scopo di poter realizzare un case study.

Fonte: Il Sole 24 Ore