Usa, proteste filo-palestinesi nei campus. La condanna di Biden: «È antisemitismo»

Le proteste pro palestinesi, con connotati antisemiti, stanno travolgendo alcune delle più prestigiose università statunitensi. La Columbia ha cancellato le lezioni in presenza, decine di manifestanti sono stati arrestati a Yale e i cancelli di Harvard Yard sono stati chiusi al pubblico lunedì. I vari episodi hanno fatto seguito all’arresto, la scorsa settimana, di oltre 100 manifestanti filo-palestinesi che si erano accampati sui prati della Columbia.

Oltre alle manifestazioni nelle scuole della Ivy League, accampamenti filo-palestinesi sono sorti in altri campus, tra cui l’Università del Michigan, la New York University e il Massachusetts Institute of Technology. Le proteste hanno messo gli studenti gli uni contro gli altri, con studenti filo-palestinesi che chiedono che le loro scuole condannino l’assalto israeliano a Gaza e disinvestano dalle aziende che vendono armi a Israele. Alcuni studenti ebrei, nel frattempo, denunciano che gran parte delle critiche rivolte a Israele hanno virato verso l’antisemitismo, facendoli sentire insicuri e sottolineando che Hamas tiene ancora in ostaggio gli ostaggi rapiti durante il sanguinoso attacco del 7 ottobre.

Biden condanna atti di antisemitismo

La tensione è rimasta alta lunedì alla Columbia di New York City, dove i cancelli del campus sono stati chiusi a chiunque non avesse la tessera universitaria e dove sono scoppiate proteste sia nel campus che fuori. La deputata Kathy Manning, una democratica della Carolina del Nord che era in visita alla Columbia con altri tre membri ebrei del Congresso per visitare l’accampamento, ha riferito ai giornalisti, dopo aver incontrato gli studenti della Jewish Law Students Association, di avere assistito a slogan che chiedevano la “distruzione” di Israele. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Joe Biden, che ha condannato gli atti di antisemitismo.

Una donna all’interno dei cancelli del campus ha guidato circa due dozzine di manifestanti in strada cantando “Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera!”, mentre un piccolo gruppo di contromanifestanti filo-israeliani protestava nelle vicinanze.

Proteste alla Columbia

La presidente della Columbia, Minouche Shafik ha detto lunedì in un messaggio alla comunità scolastica di essere “profondamente rattristata” da ciò che sta accadendo nel campus. “Per allentare il rancore e dare a tutti noi la possibilità di considerare i prossimi passi, annuncio che tutte le lezioni lunedì si terranno virtualmente”, ha scritto Shafik, sottolineando che docenti e personale dovrebbero lavorare a distanza quando possibile e che gli studenti che non appartengono al campus dovrebbero allontanarsi.

Fonte: Il Sole 24 Ore