Vacheron Constantin si allea con il Met tra mentoring e collezioni speciali

Quattro anni dopo l’inizio della collaborazione con il Museo del Louvre di Parigi, Vacheron Constantin, storica maison di alta orologiera svizzera del gruppo Richemont ha annunciato oggi una nuova partnership che la porterà oltre oceano a lavorare insieme al Metropolitan Museum of Art ( Met) di New York.

Sono diverse le attività che la maison, fondata nel 1755, ha previsto con l’imponente museo che dal 1880 ha la sede principale in Fifth Avenue sul lato orientale di Central Park, e negli anni si è ampliato fino a occupare gli attuali 186 mila metri quadrati ospitando decine di migliaia di opere che coprono 5 mila anni di storia dell’umanità (inoltre, a nord di Manhattan, c’è anche il The Met Cloisters, focalizzato sul Medioevo). Tra le iniziative congiunte in calendario ci saranno un programma residenziale per artisti, momenti di formazione, eventi e ovviamente, come già successo con il Louvre, anche la realizzazione di una serie di orologi speciali che si ispireranno ad alcune delle opere d’arte custodite nel Met.

«Con questa collaborazione possiamo evidenziare la nostra vocazione comune alla trasmissione della conoscenza e alla tutela delle arti. Inoltre, i legami della nostra maison con gli Stati Uniti, e New York in particolare, risalgono a più di 200 anni fa e molte delle nostre creazioni migliori, come l’American 1921, furono realizzate proprio per dei collezionisti e clienti americani» ha spiegato Louis Ferla, ceo di Vacheron Constantin.

Entrambe le realtà hanno già sviluppato dei programmi di mentoring in arte e cultura come il “One of Not Many Mentorship Program” per Vacheron Constantin, che include anche il legame con gli Abbey Road Studios di Londra (dove i Beatles hanno registrato grandissima parte dei loro capolavori) che ha l’obiettivo di supportare, con l’aiuto dei professionisti dei mitici studi di registrazione, dei giovani musicisti e come i tantissimi progetti messi in campo dall’Educational Department per il Met: da oggi ne creeranno altri insieme.

Fonte: Il Sole 24 Ore