Volkswagen, costi -40% in Cina seguendo il modello Tesla

Il gruppo Volkswagen è in piena offensiva per recuperare slancio sul suo mercato principale, la Cina, pari a 3 milioni di unità, un terzo delle sue vendite globali. Il primo produttore europeo ha dichiarato mercoledì di aver sviluppato una nuova architettura per auto elettriche con il partner cinese Xpeng (-49% al Nyse da inizio d’anno), che secondo la casa automobilistica tedesca (+21% la performance delle azioni ordinarie da inizio d’anno) le consentirà di offrire veicoli elettrici e intelligenti a prezzi più accessibili proprio in Cina, dove da oltre un anno infuria la guerra dei prezzi avviata da Tesla e proseguita dal colosso locale BYD.

Volkswagen prevede di utilizzare la China Electrical Architecture (Cea) negli Ev (veicoli elettrici) a marchio Vw sviluppati localmente a partire dal 2026.

La Cea dovrebbe consentire una riduzione dei costi del 40% per la piattaforma sviluppata in Cina rispetto alla piattaforma Meb sviluppata in Germania, riducendo il numero di unità di controllo, ha aggiunto l’azienda. L’architettura utilizza un computer centrale e una struttura zonale per controllare tutta l’elettronica e realizzare funzioni come la guida autonoma. Insomma, si segue l’esempio di Tesla, leader di mercato in questo tipo di architettura, che riduce il cablaggio e i componenti di un’auto in modo da renderla più efficiente e più economica da produrre.

Che cosa significa esattamente riduzione dei costi

La riduzione dei costi passa dalla semplificazione dell’hardware digitale: meno centraline e meno chip, magari simili, che svolgono una sola funzione anziché una serie di attività, dalla gestione dell’infotainment alla climatizzazione passando dalla gestione delle batterie agli Adas (i sistemi di assistenza alla guida), sempre più importanti.

È una cambio di paradigma nella progettazione e nella produzione che segna un nuovo approccio anche nei confronti dei fornitori dei componenti e questo fa abbandonare il vecchio modus operandi di introdurre funzioni a bordo (magari a pagamento come optional) con l’aggiunta di moduli e centraline. Ora l’auto 4.0 digitale ed elettrica, e lo si vede dai tanti modelli nuovi in arrivo, è governata, come insegna Tesla, da un singolo sistema centrale, una sola madre di tutte le centraline, al posto della miriade di moduli che la componevano fino ad oggi con enorme dispendio di microprocessori, sfruttati per poche funzioni, o addirittura una sola, e scarsa integrazione ed efficienza (che è la chiave della sostenibilità).

Fonte: Il Sole 24 Ore