Quando il calcio era meno denaro e più amore

La parola sprigiona energia, la cronaca passione, fatica e modernità. Piero Dardanello, nato a Mondovì (Cuneo) nel 1935 e scomparso vent’anni fa, è stato giornalista rivoluzionario: dal 2004 l’Associazione che porta il suo nome ha istituito il premio giornalistico, ha ideato progetti e concorsi nelle scuole. Ora, a fotografare 45 anni di lavoro dalla «Gazzetta di Mondovì» a «Tuttosport», passando per «Gazzetta dello Sport», «Giorno», «Corriere d’Informazione», «Contro», «L’Occhio», c’è il libro Il mondo di Piero a cura di Roberto Beccantini e Fabio Monti, con decine di articoli suoi e di testimonianze di colleghi, allevati a telefonate furiose, richieste impossibili, durezze e sincerità.

Un giornalista totale

Scrive Beccantini: «tutti potranno toccare con mano la tecnica, la personalità, quel modo di essere giornalista che vien dal marciapiede, cacciatore di notizie, esploratore di talenti, né santo né benefattore, con il carattere aspro della sua terra, ma anche, e soprattutto, con i guizzi di serietà e semplicità che ne hanno caratterizzato la missione». Aggiunge Monti: «queste pagine possono raccontare il profilo di un giornalista totale, capace di fare tutto e bravo in tutto, avveniristico in alcune sue interpretazioni, spesso in anticipo sui tempi, ma sempre rigoroso, esigente, attento alla forma, padrone della situazione, nemico della sciatteria».

La raccolta degli articoli

Poi, gli articoli di Dardanello, che fu direttore di «Tuttosport» da settembre ’82 a gennaio ’94, e i suoi titoli, così concisi e contemporanei, e le sue prime pagine disegnate con l’esprit che dà alle parole l’immediatezza delle immagini. C’è tutta la storia del calcio dagli anni 60 a metà anni 90. L’Italia torna da Messico 70 e quasi viene lapidata, le lacrime di Valcareggi dopo le sciagure di Germania 74, il mago Platini e la Juve padrona, le parole più potenti nella notte più tragica, all’Heysel: «è una guerra efferata, bestiale, crudele», con i tifosi che chiedono ai giornalisti di poter usare il telefono per rassicurare tutti a casa. Ma, oltre gol e atleti, palpita la creatura giornale, che – scrive Dardanello nel suo primo editoriale da direttore di «Tuttosport» – «cercherò soprattutto di amare», verbo ormai così desueto in questo calcio che declina oscurato da troppo denaro e poco amore.

Il mondo di Piero. Parole, titoli e sfuriate di un grande giornalista: Piero Dardanello
A cura di Roberto Beccantini e Fabio Monti
Bradipolibri, pagg. 244, € 15

Fonte: Il Sole 24 Ore