Acquisto della casa, per l’agevolazione under 36 l’Isee va presentato al rogito

Domanda. Nel gennaio 2023, un soggetto nato nel 1991 ha acquistato la prima casa, con contestuale atto di mutuo ipotecario. Al momento del rogito, purtroppo, non era in possesso della certificazione Isee (indicatore situazione economica equivalente), per cui, in entrambi gli atti, il notaio gli ha fatto dichiarare di non possedere i requisiti per le agevolazioni previste per gli under 36 (testualmente, «di non essere in possesso dei requisiti di cui all’articolo 64, commi 6 e 8, del Dl 73/2021, convertito in legge 106/2021», con la conseguenza che «il soggetto stesso rinuncia pertanto a invocare le agevolazioni fiscali ivi previste»). L’attestazione Isee, che è stata rilasciata nel successivo mese di febbraio 2023 per un ritardo dovuto alla mancanza di una certificazione bancaria, è poi risultata essere pari a 16.200 euro. L’acquirente “under 36” può recuperare i benefici cui aveva diritto, ma dei quali non ha fruito?

Risposta. La risposta è negativa. Per fruire dell’agevolazione “under 36”, l’agenzia delle Entrate (con la circolare12/E/2021, a pagina 6) ha stabilito che è necessario avere già chiesto l’Isee alla data del rogito notarile. In particolare, nella circolare è precisato che, «atteso che la sussistenza del requisito Isee deve riscontrarsi alla data di stipula del contratto, si ritiene che non sia possibile per un contribuente ottenere un Isee che abbia una validità “retroattiva”, rilasciato sulla base di una Dsu (dichiarazione sostitutiva unica, ndr) presentata in una data successiva a quella dell’atto (si pensi, ad esempio, a una richiesta effettuata nel marzo del 2022 a fronte di un atto stipulato nel gennaio 2022). Il contribuente deve essere in possesso di un Isee in corso di validità alla data del rogito e, pertanto, tale documento dovrà essere stato richiesto in un momento necessariamente antecedente alla stipula dello stesso, mediante la presentazione della relativa Dsu in data anteriore (o almeno contestuale) all’atto».

Il quesito è tratto dall’inserto L’Esperto risponde in edicola con Il Sole 24 Ore di lunedì 26 febbraio.

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Fonte: Il Sole 24 Ore