Airbus alza gli obiettivi per l’A350 a lungo raggio

Gli investimenti nelle linee di produzione per sostenere la forte domanda di velivoli da parte delle compagnie aeree e le assunzioni di nuovo personale hanno pesato sui risultati del primo trimestre di Airbus che ha visto un utile operativo in calo del 25% a 577 milioni di euro da 773 milioni del primo trimestre del 2023. Gli investimenti a supporto della crescita hanno avuto un impatto sulla liquidità che ha registrato un deflusso per 1,8 miliardi, portando la disponibilità di cassa a 8,7 miliardi di euro. «Non è stato un trimestre super strong», ha commentato il cfo Thomas Toepfer nella call con gli analisti. Nel contempo, gli utili netti sono aumentati del 28% a 595 milioni di euro rispetto a 466 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno.

Confermati i contatti per Spirit

«I nostri piani di incremento della produzione continuano sostenuti dagli investimenti», ha detto il ceo Guillaume Faury. Sull’acquisizione di parte di Spirit Aerosystems il fornitore di Boeing e di Airbus: «Siamo alle battute iniziali e ci sono diverse opzioni», ha aggiunto.

Aumenta il target degli A350

La divisione aerei commerciali sostiene i ricavi consolidati aumentati del 9% a 12,8 miliardi di euro rispetto agli 11,8 miliardi del primo trimestre del 2023. In particolare, soltanto la divisione velivoli commerciali ha incrementato il giro d’affari del 13% sostenuto dal maggior numero di consegne: nel primo trimestre sono stati consegnati 142 aerei (erano stati 127 nello stesso periodo del 2023) di cui 12 A220, 116 della famiglia degli A320, 7 A330 e 7 A350. Il portafoglio ordini è di 8,626 aerei. Il più grande costruttore di aerei al mondo ha inoltre annunciato di aumentare il target di produzione per il suo modello A350 a fusoliera larga, pari a 12 al mese nel 2028 dagli attuali 10, in un contesto di rinascita della domanda di aerei a lungo raggio. Il A350 compete con il 787 Dreamliner di Boeing e con il modello 777-9, ancora da certificare. Confermato il target di produzione di 800 aerei per l’anno in corso benché continuano a pesare le difficoltà della supply chain che rimane limitata, in un momento in cui il costruttore sta aumentando la produzione per soddisfare l’aumento della domanda. «Abbiamo ottenuto i risultati del primo trimestre 2024 in un contesto operativo che non mostra segni di miglioramento – ha aggiunto il ceo -. Le tensioni geopolitiche e della catena di approvvigionamento continuano». Confermati i target finanziari di un Ebit adjusted tra 6,5 e 7 miliardi di euro.

Indigo ordina 30 wide body

Dopo Japan Airlines, Indigo la compagnia low cost indiana ieri ha annunciato un ordine di 30 Airbus 350-900 con consegne previste a partire dal 2027 e con una opzione per altri 70. Il vettore indiano è uno dei principali clienti di Tolosa avendo piazzato un ordine di 500 aerei della famiglia di narrow body A320neo la scorsa estate e con un portafoglio ordini di 1000 velivoli. Questo ordine il primo wide body per la compagnia indiana rappresenta un cambio di strategia per la low cost che copre il 60% del mercato domestico. Airbus ha dichiarato che il ramp-up per il suo modello più piccolo A220 continua verso un ritmo mensile di 14 aeromobili nel 2026, e che il programma A320 sta progredendo verso 75 aeromobili al mese nel 2026, con l’entrata in servizio dell’A321XLR a lungo raggio prevista per il terzo trimestre di quest’anno.

Fonte: Il Sole 24 Ore