Anniversari, il Gruppo Finiper festeggia 50 anni all’insegna dell’innovazione

Cinquantanni all’insegna dell’innovazione e dell’unicità. È questo il mood di Finiper, la catena di ipermercati fondata nel 1974 da Marco Brunelli, uno dei protagonisti della grande distribuzione in Italia e tra i fondatori di Esselunga insieme ai fratelli Guido e Bernardo Caprotti. Di quei anni Brunelli ama ricordare «fui io a portare in Italia Nelson Rockfeller» che diventò l’azionista di maggioranza del gruppo Ibec da cui nel 1957 nasce «Supermarkets italiani» che poi diventerà Esselunga. Pochi anni e Marco Brunelli e Guido Caprotti fondano l’embrione di quello che diventerà Supermercati GS.

Dopo pochi lustri Brunelli, nel 1974, a Montebello Della Battaglia, nel pavese, apre uno dei primi ipermercati d’Italia e costituisce nello stesso anno Finiper Spa, la holding finanziaria del Gruppo. Solo due anni dopo il gruppo guidato inaugura il primo centro commerciale in Italia a Cremona. Un salto quantico per l’epoca e ispirato dai modelli visti negli Usa, in Francia e in Nord Europa perché come dice Marco Brunelli «Il miglior modo per costruirsi il futuro è inventarselo».

Le prime tappe

Il successo del concept Iper inserito in un centro commerciale porta all’apertura dei centri a Magenta, Varese, Savignano sul Rubicone, in Romagna. L’insegna arriva anche in Marche e Abruzzo. Tra i punti di forza i prodotti freschi e freschissimi oltre all’innovazione, la capacità di fare da apripista rispetto ai competitor puntando sui servizi e la ristorazione con pizzeria, cafetterie, gelaterie e ristoranti di proprietà, gestiti da una società del gruppo. Nel 1994, per esempio, nello storico Iper di Montebello della Battaglia vengono installate le prime casse self service. Nel frattempo il Gruppo lavora alla riqualificazioni di grandi aree industriali e nel 1996 acquista da Fintecna, la holding del gruppo Iri che cura la privatizzazione nel settore delle infrastrutture, l’area del Portello a Milano dove sorgevano gli storici stabilimenti dell’Alfa Romeo. È il via a una operazione da 120 miliardi di lire dell’epoca, circa 60 milioni di euro, che porterà alla rottura del paradigma: i centri commerciali finora venivano realizzati al di fuori del perimetro delle metropoli. Iper Portello sarà un ipermercato cittadino, il centro di un grande progetto di rilancio urbanistico e commerciale che viene inaugurato nel 2004.

Intanto il Gruppo acquista nel 2002 la rete di market Unes da cui nascerà nel 2015 «Il Viaggiator Goloso», una intuizione del top manager Mario Gasbarrino che crea una insegna dedicata ai prodotti premium e le specialità del territorio. È un successo eun’ulteriore conferma della capacità di Brunelli di sapersi superare ogni volta guardando oltre. Chiuso il cantiere del Portello è la volta di quello di Arese perché nel 2001 il Gruppo acquista il sito di ben 2 milioni di metri quadri su cui sorgeva lo stabilimento Alfa Romeo ad Arese. È la più grande operazione varata da Marco Brunelli che all’epoca aveva 74 anni. Nelle intenzioni voleva creare un grande centro commerciale con un ipermercato “Iper la grande I”. Un centro commerciale che sarebbe diventato il punto di confronto nel settore. I lavori durano ben 15 anni, lavori che Marco Brunelli segue in prima persona. Il suo desiderio è: creare un centro commerciale non solo accogliente ma con tanta luce naturale, uno spazio per le famiglie a basso impatto ambientale con tanto di certificazione Leed di livello Gold. Il progetto è nelle mani di archistar: Davide Padoa, ceo di Design International, in collaborazione con Michele de Lucchi e Arnaldo Zappa. Il nome in codice del progetto è «Arese shopping center» ma il nome definitivo è scelto dal patron: “Il Centro” con oltre 200 negozi, più di 25 spazi per la ristorazione e l’ipermercato Iper. «Una operazione da 700 milioni di euro» come dice Marco Brunelli al Sole-24 Ore in uno dei rarissimi incontri che concede ai giornalisti. Parallelamente a queste grandi operazioni si lavora sul fronte dei servizi ai clienti. Negli anni vengono create offerte verticali come, per esempio, IperStation (distributori di carburanti), IperDrive (spesa online), IperBenessere (cura della persona), IperPiù (spazio di servizi), IperSalute (telemedicina), IperMobility (noleggio auto e poi ricariche auto elettriche).

Idee rivoluzionarie

Nel 2018 un’altra idea rivoluzionaria di Marco Brunelli. Creare a pochi metri da Il Centro uno Skidome, impianto indoor che secondo il progetto avrà tre piste da sci con un dislivello di 65 metri, una lunghezza di 300 metri e una larghezza di 60 metri. Un progetto da 300 milioni e uno dei pochi in Europa che prevedeva anche un ristorante, un’area commerciale, un hotel 4 stelle con un centinaio di camere. Il progetto è stato messo in stand by dallo stesso Brunelli l’anno successivo quando si profilava l’ipotesi della chiusura domenicale dei centri commerciali, una minaccia che ha portato alla cancellazione di un grande negozio Ikea nel perimetro Finiper di Arese. Nel frattempo a Monza c’è il cantiere de »Il Maestoso» che offre una formula inedita: al piano terreno un Iper e al piano superiore «La Corte del Maestoso by Iper», spazio di ristorazione con pizzeria, griglia, cucina italiana, orientale, un birrificio e una enoteca. Negli anni del Covid il gruppo lavora all’ampliamento del centro commerciale Fiordaliso, nella zona a Sud di Milano, con un ampliamento e una nuova food court che ricavata ampliando e riqualificando la vecchia area ristorativa. Oggi «Iper La grande i» conta 22 punti vendita in 4 regioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore