Arrestata spia cinese a Dresda: è assistente del capolista Ue dell’AfD

Spionaggio cinese in Germania. È l’assistente di un europarlamentare di destra radicale l’uomo arrestato a Desdra con l’accusa di spionaggio a favore di Pechino. Jian Guo, tedesco di origini cinesi, lavora al fianco di Maximilian Krah, capolista alle elezioni di giugno per il partito Alternative für Deutschland.

Jian Guo «è un impiegato di un servizio segreto cinese», spiega il comunicato della Procura che ha formulato le accuse. «Nel gennaio 2024 l’indagato ha ripetutamente trasmesso al suo cliente dei servizi segreti informazioni sui negoziati e sulle decisioni del Parlamento europeo. Ha anche spiato esponenti dell’opposizione cinese in Germania per conto dei servizi segreti». Il suo appartamento è stato perquisito. La procura ha evocato per lui il comma 2 dellarticolo 99 del Codice penale che parla di «gravi casi di spionaggio», puniti con la reclusione da uno a dieci anni (e non fino a cinque anni, come nei casi “semplici”.

Arrivato a Dresda nel 2002, Guo avrebbe offerto ai servizi tedeschi una propria collaborazione come informatore una decina di anni fa. Sarebbe stato respinto perché considerato un potenziale doppiogiochista. Lavora dal 2019 per Krah che è già stato lambito da sospetti di aver avuto rapporti con la Cina. L’eurodeputato è stato al centro delle polemiche per aver viaggiato in Cina nel 2023 a spese del governo comunista: a Pechino avrebbe incontrato esponenti dell’intelligence Idcpc, e si sarebbe poi speso per difendere gli interessi cinesi in Germania. Krah è stato anche interrogato dall’Fbi americana perché sospettato di essere stato finanziato dall’emittente russa Voice of Europe: ed è anche soggetto a una vertenza disciplinare da parte del Parlamento europeo per una vicenda che non è stata resa pubblica.

Severa la reazione del governo di Berlino. «Se i sospetti dovessero essere confermati, ci saranno dure conseguenze», ha scritto in un messaggio su X il ministro della Giustizia tedesco, Marco Buschmann. Krah ha intanto preso le distanze dal suo collaboratore. «Ho appreso dell’arresto del membro del mio staff, Jian Guo, dalla stampa questa mattina. Non ho altre informazioni. Spiare per uno Stato straniero è un’accusa grave. Se le accuse si riveleranno fondate, ciò comporterà l’immediata cessazione del rapporto di lavoro del signor Guo con me», ha commentato.

La Cina ha duramente protestato. «L’intenzione di questo tipo di attività (l’arresto, ndr) è molto ovvia e chiara ed è quella di diffamare e reprimere la Cina e di distruggere l’atmosfera di cooperazione tra Cina ed Europa», ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Wang Wenbin.

Fonte: Il Sole 24 Ore