Banche Usa, nuovo salvataggio di emergenza per Republic First Bancorp

La crisi delle banche regionali Usa non si ferma. A poco più di un anno dal crack di Silicon Valley Bank, durante questo fine settimana è scattato un altro salvataggio di emergenza per evitare il default di Republic First Bancorp. La banca, basata a Philadelphia, è molto più piccola di SVB: ha un totale attivo di 6 miliardi di dollari e depositi della clientela per 4 miliardi erogati dalle 32 filiali dislocate nel New Jersey, in Pennsylvania e a New York.

Per evitare il default, la Federal Deposit Insurance Corporate (FDIC) ha posto in sicurezza la banca disponendo la cessione delle attività a Fulton Bank e facendosi carico delle perdite che, secondo le prime indicazioni, ammontano a 667 milioni di dollari. Dopo il “sequestro lampo” da parte dell’Autorità, già da lunedì gli sportelli di Republic First Bancorp riapriranno al pubblico come parte di Fulton Bank.

Il nodo mutui e tassi

A determinare la crisi dell’istituto di Philadelphia è stato l’eccessivo sbilanciamento dell’attivo patrimoniale verso l’esposizione ai mutui immobiliari, in particolare a quello del settore commerciale che negli Usa è in crisi da un paio di anni. A pesare, come per altre banche regionali Usa, è stato anche il ripido e perdurante rialzo dei tassi di interesse che ha reso più difficile tutelare la raccolta diretta dalla clientela.

Al calo dei depositi non è stato possibile far fronte con la riduzione degli impieghi, poiché la cessione dei vecchi mutui (o titoli di Stato) concessi nel decennio dei tassi a zero avrebbe generato minusvalenze tali da obbligare a difficili ricapitalizzazioni. Un film già visto l’anno scorso con SVB e poi con Signature Bank e nel maggio 2023 con First Republic (quest’ultima salvata da JP Morgan).

Primo salvataggio del 2024

Il salvataggio di emergenza di Republic First Bancorp è il primo del 2024 dopo che lo scorso 11 marzo la Federal Reserve ha decretato la fine de Bank Term Funding Program (BTFP), il piano straordinario per fornire liquidità d’emergenza alle banche in crisi che era stato varato d’urgenza un anno fa a seguito del crack di SVB. La decisione della Fed di porre fine al BTFP era stata interpretata dagli investitori come il segnale che la fase di difficoltà per le banche regionali fosse finita. Non è così, come dimostra il salvataggio d’emergenza del week end di Republic First Bancorp. Una banca piccola che però ripropone un tema di allarme per il sistema delle banche regionali Usa.

Fonte: Il Sole 24 Ore