Blinken, appello a israeliani e palestinesi: non infiammate le tension

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è atterrato all’aeroporto internazionale di Tel Aviv, in Israele, dopo una breve visita in Egitto. Blinken ha detto di essere giunto in un «momento cruciale» e ha condannato gli attacchi palestinesi che hanno preso di mira i cittadini israeliani. «Ma gli appelli alla vendetta contro altre vittime innocenti non sono la risposta. E gli atti di violenza di rappresaglia contro i civili non sono mai giustificati», ha aggiunto. «Prendere una vita innocente in un atto di terrorismo è sempre un crimine odioso, ma prendere di mira persone fuori dal loro luogo di culto è particolarmente scioccante», ha dichiarato Blinken, riferendosi all’attacco di venerdì che ha ucciso sette persone fuori da una sinagoga di Gerusalemme, «lo condanniamo con la massima fermezza», ha aggiunto, «condanniamo tutti coloro che celebrano questi e altri atti di terrorismo che uccidono vite civili, indipendentemente da chi sia la vittima o da ciò in cui crede».

«È responsabilità di ognuno intraprendere passi per calmare le tensioni, invece di infiammarle. È l’unico modo di fermare la marea montante di violenza che ha preso troppe vite, troppi israeliani, troppi palestinesi», ha detto Blinken in dichiarazioni all’aeroporto Ben Gurion vicino Tel Aviv, prima di recarsi dal premier israeliano Netanyahu. «Ringrazio il segretario di Stato per l’impegno americano a favore della stabilità regionale – ha detto il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen – per il messaggio inequivocabile contro il terrorismo che ha offerto immediatamente dopo l’atterraggio in Israele, la volontà di espandere gli accordi di Abramo.. e il continuo e determinato fronte contro l’Iran».

«Abbiamo concordato che l’Iran non dovrà mai acquisire armi nucleari», ha poi detto il segretario di Stato Usa al termine dell’incontro con Netanyahu. Sul tema palestinese, Blinken ha ribadito che gli Usa restano impegnati per la visione dei due Stati ed ora è urgente adottare misure per una de-escalation tra israeliani e palestinesi».

«Abbiamo interessi comuni e anche valori comuni. Siamo due democrazie forti e vi prometto che tali resteremo», ha detto invece il premier al termine dell’incontro con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. «Estendere il circolo della pace – ha aggiunto riferendosi agli Accordi di Abramo – servirà anche a conseguire una soluzione gestibile con i palestinesi». Il segretario di Stato Usa, evocando l’attuale confronto in Israele sulla riforma del sistema giudiziario, ha poi aggiunto che «ciò che rende la nostra partnership così forte sono i valori comuni: in particolare il sostegno delle istituzioni e dei valori democratici, la difesa dei diritti umani, delle minoranze, dello stato di diritto, della libertà di stampa e una forte società civile».

Fonte: Il Sole 24 Ore