Borsa, Asia mista: Tokyo giù, Cina su

La Borsa di Tokyo inizia gli scambi in calo, seguendo le indicazioni poco incoraggianti dal listino della tecnologia Usa, in negativo per la quarta seduta consecutiva, mentre continua la tensione su una possibile escalation a livello geopolitico in Medio Oriente. In apertura l’indice di riferimento Nikkei cede lo 0,65% a quota 37.714,11, con una perdita di 247 punti. Sul mercato valutario lo yen recupera leggermente terreno sul dollaro a 154,30, ma si indebolisce sull’euro a 164,60.

Hong Kong parte poco mossa: l’indice Hang Seng segna nelle prime battute un frazionale rialzo dello 0,01%, a 16.253,24 punti. Le piazze della Cina continentale, poi, tornano agli scambi in territorio negativo: l’indice Composite di Shanghai cede in avvio lo 0,37%, a 3.060,03 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,33%, a quota 1.695,12.

Il miglioramento dell’umore ha spinto lo Straits Times Index (STI) in rialzo di 9,93 punti, corrispondenti allo 0,3%, a 3.154,69. I titoli in crescita hanno superato quelli in calo con un margine stretto di 271 a 268, suggerendo che il sentiment di mercato sia rimasto debole. Durante la sessione, sono state scambiate 1,7 miliardi di azioni del valore complessivo di 1,4 miliardi di dollari. Le banche locali hanno trainato la ripresa dello STI. DBS Bank e UOB, tra le istituzioni più attive in termini di volume di scambi, hanno registrato una delle migliori performance nell’indice per la giornata. Nei mercati asiatici, le performance sono state contrastanti. A livello complessivo, mentre Giappone, Corea, Tailandia, Australia e Indonesia hanno registrato cali, le azioni di Hong Kong, Cina, Taiwan, Malesia e Filippine hanno invece registrato aumenti.

Fonte: Il Sole 24 Ore