Borsa, Europa incerta dopo i record di Wall Street. A Milano in luce Saipem. India supera Hong Kong

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Si respira un sentimento di incertezza nelle sale operative europee nonostante i nuovi record di Wall Street, la conferma della politica dei «tassi zero» da parte della BoJ e le ipotesi su un nuovo maxi-piano di stimolo del governo di Pechino per sostenere i listini cinesi. Viaggiano con il freno a mano tirato le Borse europee, con il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, DAX 30 di Francoforte e il FT-SE 100 di Londra in ordine sparso. Mentre continua intanto la stagione delle trimestrali negli Usa, sale l’attesa da parte degli investitori per il meeting della Bce in calendario per il 25 gennaio; mercoledì sarà la volta degli indici Pmi europei che daranno la misura dello stato di salute dell’economia del Vecchio Continente.

L’India supera Hong Kong

L’India ha raddoppiato circa la sua capitalizzazione negli ultimi quattro anni grazie al boom favorito da una base di investitori retail in rapida crescita e a robusti utili societari. Il Paese più popoloso al mondo, scettro strappato al Dragone nel 2023, si è posizionato come alternativa alla Cina, attirando nuovi capitali da investitori e imprese globali, grazie al suo assetto politico stabile e a un’economia basata sui consumi che rimane tra le principali nazioni in più rapida crescita.

Il maxi piano di Pechino

Il rally delle azioni indiane ha coinciso con il crollo storico di Hong Kong, dove sono quotate alcune delle aziende più influenti e innovative della Cina. Proprio Hong Kong, in questo martedì 23 gennaio, dopo un improvviso balzo superiore al 3% viaggia in territorio positivo sulle ipotesi secondo di intervento delle autorità cinesi che starebbero valutando un sostegno ai mercati azionari del controvalore di 278 miliardi di dollari, in base a quanto riferito da Bloomberg. L’indice Hang Seng beneficia delle ricostruzioni in base alle quali – per risollevare i listini – Pechino starebbe cercando di mobilitare circa 2mila miliardi di yuan (circa 278 miliardi di dollari) soprattutto dai conti offshore delle imprese statali cinesi, come parte di un fondo di stabilizzazione per acquistare azioni onshore attraverso il collegamento di Borsa di Hong Kong.

A Piazza Affari in luce Saipem. Giù le utility

Bene Davide Campari dopo la promozione degli analisti. Sulla borsa di Milano in luce Saipem e Banca Mps, con Equita che alla vigilia ha ipotizzato la distribuzione del dividendo prima del previsto da parte dell’istituto senese. In fondo le utility con Hera e ancora il lusso con Ferrari.

L’euro si rafforza sul dollaro. Risale il gas

Sul fronte del valutario l’euro riaggancia la soglia di 1,09 dollari, scambiando a 1,0908 contro il biglietto verde (da 1,0891 della vigilia), e cala a 160,96 yen (161,12), con la divisa nipponica che si rafforza dopo la Boj confermata in versione “ultra accomodante”. Dollaro/yen giù a 147,59 (147,94). Il gas cala a 26,9 euro al MWh (-1,15%), con il Brent del Mare del Nord consegna marzo piatto a 80,1 dollari al barile e il Wti stesso mese a 75,1 dollari (+0,3 per cento). Per quanto riguarda lo spread, frenano in avvio i titoli di Stato dell’Eurozona all’indomani di una apertura di settimana vivace per i governativi. Il rendimento del BTp decennale benchmark ritorna sulle posizioni di venerdi’ sera al 3,87% (dal 3,83% del closing della vigilia) e anche il Bund pari scadenza si riporta al 2,32% di rendimento. Il differenziale pertanto si allarga leggermente rispetto a ieri attestandosi a 156 punti in avvio dai 155 della chiusura precedente.

Fonte: Il Sole 24 Ore