Capodichino si attrezza per diventare base logistica per i vaccini anti Covid

L’aeroporto di Capodichino si attrezza per diventare base di arrivo e stoccaggio dei vaccini anti Covid. Il terminal merci dell’aeroporto di Napoli infatti si è dotato di apparecchiature necessarie, in primo luogo, di frigoriferi in grado di sostenere temperature tra i – 70 e i – 80 gradi. Unico scalo al Sud che si organizza in questo senso, anche per far fronte a una esigenza già emersa con gli sbarchi a Capodichino dei primi vaccini trasportati dal vettore cargo Dhl.

Gesac, la società che gestisce gli aeroporti di Napoli e di Salerno vuole contribuire attivamente alla organizzazione della campagna di vaccinazione di massa. Si ritiene infatti che gli aeroporti possano giocare un ruolo fondamentale nel trasporto, movimentazione e stoccaggio a supporto della distribuzione e somministrazione dei vaccini. Per questo motivo, la società di gestione ha attrezzato i magazzini con ultracongelatori di moderna generazione. Questi potranno conservare oltre 500.000 dosi del vaccino prodotto da Pfizer che necessariamente deve essere conservato a una temperatura di – 76 gradi. Ma il terminal merci è stato anche dotato di celle frigo, aventi capacità di stoccaggio di circa 600.000 dosi a – 20°, temperatura sufficiente per la conservazione del vaccino prodotto dalla casa farmaceutica Moderna.

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Aeroporto attrezzato in chiave anti Covid

Gesac ha anche attuato un rigido protocollo sanitario a tutela dei passeggeri e dell’intera comunità aeroportuale, incluso il supporto logistico per l’allestimento delle postazioni sanitarie per i tamponi ai passeggeri provenienti dai Paesi considerati a rischio e prevede, a breve, di attrezzarsi per l’esecuzione di test rapidi anche per i viaggiatori in partenza.

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Fonte: Il Sole 24 Ore