Citigroup taglia 20mila dipendenti dopo il rosso del trimestre. Jp Morgan frena a fine anno

Citigroup chiude il quarto trimestre con perdite per 1,8 miliardi di dollari mentre i ricavi sono calati del 3% a 17,4 miliardi, in quelli che sono i peggiori tre mesi per la banca in 15 anni. Il 2023 è stato archiviato con un utile di 9,2 miliardi, in calo del 38% rispetto ai 14,8 miliardi del 2022.

Nell’annunciare i risultati Citigroup ha previsto nel medio termine un taglio di 20.000 posti. «Il quarto trimestre è stato molto deludente. Considerando quanta strada abbiamo fatto in termini di semplificazione, il 2024 sarà l’anno di svolta», ha detto l’amministratore delegato Jane Fraser.

Il taglio di 20.000 posizioni dovrebbe consentire al gruppo di risparmiare fino a 2,5 miliardi di dollari; nel frattempo, però, l’azienda prevede di sostenere fino a 1 miliardo di dollari in spese legate alle indennità di fine rapporto e alla più ampia revisione della banca da parte di Fraser.

I numeri

Citigroup ha dunque chiuso il quarto trimestre 2023 in perdita, contro l’utile dello stesso periodo dell’anno precedente, soprattutto a causa del ribasso dei ricavi, di una serie di oneri straordinari e di un aumento delle spese e del costo del credito. Nei tre mesi a dicembre, la banca newyorkese ha riportato un “rosso” di 1,839 miliardi di dollari, -1,16 dollari per azione, contro l’utile per 2,51 miliardi, 1,16 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. I ricavi sono scesi del 3% a 17,44 miliardi. Escludendo le voci straordinarie, l’utile adjusted è stato di 0,84 dollari per azione. Gli analisti attendevano in media profitti per 0,79 dollari e un giro d’affari per 18,75 miliardi. Nell’intero anno, Citigroup ha visto calare l’utile netto del 38% a 9,228 miliardi, mentre il giro d’affari è salito del 4% a 78,46 miliardi.

Jp Morgan frena (ma supera le stime)

JPMorgan Chase ha chiuso il quarto trimestre con utili in ribasso, a causa degli oneri legati al salvataggio delle banche regionali, ma più alti delle stime non considerando le voci straordinarie. Nei tre mesi a dicembre, il colosso bancario newyorkese ha riportato profitti per 9,307 miliardi di dollari, 3,04 dollari per azione, contro gli 11 miliardi, 3,57 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Escludendo le voci straordinarie, l’utile per azione è di 3,97 dollari, contro una media delle stime degli analisti pari a 3,36 dollari. I ricavi reported sono saliti del 12% a 38,574 miliardi, mentre quelli managed del 12% a 39,943 miliardi. Nell’intero anno, l’utile netto è salito del 32% a 49,552 miliardi di dollari, mentre il giro d’affari totale è salito del 23% a 158,104 miliardi.

Fonte: Il Sole 24 Ore